Page 134 - Il mercante d'arte di Hitler
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un anno dopo a Wilibald, riferendosi alla mésalliance del
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fratello minore . Dopo la guerra la relazione tra i due prosegue.
Il tempo trascorso insieme a Vilnius come il ricordo di Cornelia,
nella loro fase più felice, li unisce. Hedwig Schloesser aiuterà il
reduce a superare la perdita della sorella.
I genitori di Hildebrand disapprovano però la relazione e sono
inflessibili. Essi non vedono nella donna, che ha già un
matrimonio alle spalle, un partito adatto al figlio, tanto più che
Hildebrand deve ancora finire gli studi. A causa della guerra di
fatto ha perso già quattro anni. Hildebrand però è risoluto: «La
cosa è decisa», spiega al fratello, illustrandogli i propri piani per
il futuro, e spera con una visita di Hedwig Schloesser a casa dei
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genitori di sgomberare la strada da qualunque «impedimento» .
Ma accade il contrario: «Le ho detto in tono pacato e cortese,
mentre era ospite da noi su invito di Hildebrand, che – poiché
premeva con l’idea del matrimonio – io non l’avrei permesso»,
racconta poco dopo Cornelius Gurlitt in una lettera al figlio
maggiore, pregandolo di dissuadere anche lui Hildebrand dalla
relazione con la donna. L’opinione del padre sul loro rapporto è
tranchant: «Lei, la donna navigata», ha attirato a sé «il
sottotenente del tutto inesperto, ma con gran disponibilità di
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denaro» – e gli ha «attaccato la sifilide» . Cornelius Gurlitt ne è
assolutamente convinto, anche se Hildebrand crede, al contrario,
di aver contagiato lui la sua amante. Ma nelle lettere che
seguono non si fa alcuna menzione di cure relative alla malattia.
La sifilide è un argomento tabù e un tema particolarmente
sentito in quel periodo nella famiglia Gurlitt, da quando Fritz
Gurlitt è morto a causa di essa. Hildebrand riesce comunque,
evidentemente, a guarirne, sempre che l’abbia mai presa.
Il conflitto tra lui e i genitori per la scelta della compagna a
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