Page 126 - Il mercante d'arte di Hitler
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tema della sua tesi; Hildebrand farà una ricerca su Die
Katharinenkirche in Oppenheim am Rhein (La chiesa di Santa
Caterina a Oppenheim sul Reno). Il lavoro sarà tuttavia
pubblicato solo più tardi, nel 1930. Kautsch ha simpatia per il
giovane Gurlitt, probabilmente ha piacere di poter seguire tra i
suoi dottorandi il figlio di un rinomato collega. Kautzsch lo
sostiene, lo porta con sé in viaggio a Mannheim e Darmstadt,
dove ricopia per lui delle pitture murali. Gurlitt si sente come
avesse le ali. A febbraio del 1922 spera addirittura di poter
ottenere un posto da assistente all’Università di Francoforte, ma
anche in questo caso non se ne farà nulla. Gurlitt rimane a
Francoforte fino all’estate 1922, per lavorare alla sua tesi di
dottorato. Sono gli ultimi mesi di libertà per lui, che si gode
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«facendo bagordi» nella sua «baracca» .
Terminano così gli anni da studente, Hildebrand Gurlitt fa
ritorno a Dresda, in grembo alla famiglia. I genitori, che hanno
dato fondo ai propri risparmi per gli studi del figlio, non
possono più permettersi di mantenere il suo soggiorno a
Francoforte. Il ventisettenne torna a vivere dai genitori nella
Kaitzer Straße. È pieno di idee, ma non ha alcuna possibilità di
realizzarle. Può soltanto sperare che il padre spenda i propri
contatti per trovargli un lavoro. La situazione è causa di tensioni
tra i due. Cornelius Gurlitt è indispettito dal figlio e non approva
il suo modo di fare col denaro e le donne. «Vi si aggiunge uno
spaventoso disordine. Devo tribolare ogni volta perché i libri
presi a prestito dalla biblioteca vengano restituiti», lamenta a
Wilibald. «Pochi giorni fa ne ho trovati tre della Biblioteca di
Stato. E io dovrei darmi da fare per farlo prendere come
assistente alla collezione di architettura che io ho creato e in cui
solo con tanto sforzo e pedanteria è possibile mantenere l’ordine
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