Page 122 - Il mercante d'arte di Hitler
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Adolph  Goldschmidt  sull’arte  medievale.  Alla  Friedrich

                Wilhelms Universität in quel periodo il filosofo austriaco tiene

                corsi  sul  riconoscimento  dei  rapporti  politici  e  sociali.  Ciò
                spinge il giovane Gurlitt ad attaccare discorso con i lavoratori

                per strada: «Uomini integri, grandi e belli, che vogliono anche

                loro il meglio, certo non come noi, ma possono vedere le cose

                da  una  certa  distanza».  Pieno  di  curiosità  fa  visita  a  uno  «di

                questi grandi quartieri popolari dove vive la gente che non ha
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                denaro» .  Gira  per  la  città,  tenendo  gli  occhi  ben  aperti:
                «Berlino è arida e crudele, e mostra per davvero cos’è la vita in

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                Germania» . E ne ha paura: «Quando mi guardo attorno, vedo
                solo  fanatici  selvaggi  e  pieni  di  rancore  (a  destra  come  a

                sinistra),  tanto  accecati  dall’odio  verso  gli  altri  che  non  si
                accorgono di nulla, o gente disperata, triste, che non sa più dove

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                sbattere  la  testa» .  A  queste  persone  mancano  «appigli  e
                strumenti artistici», come dice lui, attraverso cui potersi elevare

                moralmente.  In  questo  periodo  visita  una  mostra  di  “operai

                espressionisti”,  una  di  quelle  cosiddette  mostre  operaie  che
                all’epoca si trovano solo a Berlino. A organizzare questo nuovo

                tipo  di  esposizioni  sono  il  Consiglio  operaio  per  l’arte  e  il

                gruppo Novembre, due associazioni politicamente impegnate di

                cui  fanno  parte  architetti,  pittori,  scrittori  e  critici  d’arte,  che

                attraverso  l’avanguardia  artistica  vorrebbero  contribuire  alla

                rivoluzione sociale in Germania.
                   Tra loro vi è anche Max Pechstein, ex membro della Brücke,

                che  milita  in  entrambe  le  organizzazioni.  Gurlitt  conosce  le

                opere dell’artista. Karl Schmidt-Rottluff, fondatore della Brücke

                che ha incontrato a Vilnius nel 1917, gli ha parlato molto di lui.

                Pechstein inoltre espone nella galleria del cugino Wolfgang dal

                1912.  Ma  il  nome  del  pittore  gli  è  noto  soprattutto  tramite  la




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