Page 96 - Papaveri e papere
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di  birra  e  qualche  ora  dopo  guidate.  Un  uomo  adulto  li  assimila
            benissimo». Almeno lui non ha dovuto dimettersi. Cosa che invece è stato

            costretto a fare nel 2002 Rudolf Scharping, ministro della Difesa sconfitto
            da gaffe e contesse. La titolata era l’amante con cui si era fatto fotografare
            in piscina a Majorca, per migliorare — spiegò ai giornalisti esterrefatti – la

            sua  immagine.  E  questo  giusto  nel  momento  in  cui  i  soldati  tedeschi
            partivano come forza di pace per la Macedonia. Per riparare al disastro,
            eccolo  allora  affrettarsi  anche  lui  verso  i  Balcani,  ma  appena  sceso

            dall’aereo ne fa un’altra, rivelando la strada – rigorosamente top secret —
            che il contingente germanico avrebbe seguito per raggiungere Skopje. Alla
            fine,  avendo  ordinato  settantatré  Airbus  A400M,  quando  i  soldi  del
            ministero  bastavano  appena  per  una  quarantina,  non  gli  è  rimasto  che

            tornarsene  –  dimissionato  —  a  sguazzare  in  piscina  con  la  sua  contessa
            Kristina.

            Sempre oltre le Alpi, c’è da segnalare anche il premier incaricato belga,
            Yves  Leterme.  Prima  irrita  i  connazionali  valloni  –  francofoni  —

            accusandoli di essere troppo stupidi o svogliati perché non imparano il
            fiammingo, poi, quando un giornalista tv gli chiede di intonare le prime
            strofe  dell’inno  nazionale,  La  Brabangonne,  che  fa  Leterme?  Si

            confonde  e  attacca  con  La  Marsigliese,  ovviamente  in  francese…
            YouTube si incarica di far apprezzare al mondo, e soprattutto ai belgi, le
            sue virtù canore.

            C’è ancora il premier greco Costas Simitis che, nel 2003, chiede all’amico

            Blair di restituirgli i marmi del Partenone, da un secolo e mezzo al British
            Museum, ma – mi raccomando – «in tempo utile per le prossime elezioni
            politiche»,  Tutto  registrato  da  telecamere  nascoste.  Davanti  a  microfoni
            palesi si consuma invece la gaffe più clamorosa dell’ex segretario di Stato

            americano,  Condoleezza  Rice:  «Come  dicevo  a  mio  mari…»,
            s’interrompe, e riprende rapida: «Come dicevo al presidente Bush…» Per
            mezzo mondo è la prova che le malelingue di Washington forse avevano

            ragione a sospettare del tenero tra la nubile Condi e il suo boss texano.










                                               And the winner is...
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