Page 92 - Papaveri e papere
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servirà a niente. Dove la manda, questa bomba? Su Israele? Non farà in
tempo a fare duecento metri nell’atmosfera che Teheran sarà rasa al
suolo». Per il momento quella che viene rasa al suolo è la credibilità della
diplomazia francese, e Chirac è costretto a ritirare formalmente la frase
infelice.
Gli inglesi, si sa, gli stanno antipatici, e Blair in particolare. Del resto,
annota platealmente, «che cosa ci si può aspettare da gente che mangia
così male?» Una tavola mediocre che dev’essere il diretto risultato,
secondo il presidente francese, del tipo di lavoro dei farmers britannici:
«La sindrome della mucca pazza è l’unico contributo che l’Inghilterra
ha dato all’agricoltura europea».
Anche i brasiliani ricorderanno con qualche tenerezza l’ex leader gollista.
Soprattutto per il caloroso discorso di benvenuto che Chirac riservò al
collega brasiliano Fernando Henrique Cardoso, appena giunto nella
Guyana francese nel novembre 1997: «Sono felice di ricevere una volta di
più in territorio francese il presidente del Messico». E sì che poco prima,
ringraziando il povero Cardoso che gli si era rivolto in francese, si era
scusato per «non essere altrettanto colto e capace di esprimersi in
portoghese».
C’è comunque almeno un argomento su cui si può star sicuri che in
Francia scivolano tutti, destra e sinistra a turno: è il Québec. In Canada
nessuno ha dimenticato quando, durante la sua visita nel 1967, il
generale Charles De Gaulle gridò dal balcone del municipio di
Montreal: «Viva il Québec libero!» Da allora Parigi è sempre stata ben
attenta a non immischiarsi nelle vicende dell’ex colonia francofona, ma
la candidata presidenziale Ségolène Royal se n’era dimenticata,
offrendo una buona schiacciata al suo avversario poi vittorioso. In piena
campagna elettorale, la Royal incontra il leader del partito
indipendentista québécois e a fine colloquio si lascia pure intervistare
dai giornalisti. Quali sono le vostre affinità? La sventurata rispose:
«Riflettono i valori che ci sono comuni, vale a dire la libertà e la
sovranità del Québec». Sovranità? Ma pensi piuttosto all’indipendenza
della Guadalupa o della Corsica, la fulminano i giornali canadesi. E gli
amici di Sarkozy hanno facile gioco a darle della sventata. Di quante
sciocchezze è lastricata la via dell’inferno (politico, si capisce)…
Dalla cortina dì ferro aIla piscina dì vodka