Page 90 - Papaveri e papere
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nazioni  d’Europa».  Si  rassegnano  solamente  quando  la  cancelliera
            tedesca  Angela  Merkel  fa  salire  sul  suo  aereo  il  premier  Topolànek,

            perché  –  spiegherà  –  «sentivo  che  l’Unione  doveva  esserci».  Basta?
            Nemmeno per idea, la guerra continua. Il presidente francese promette
            quasi  8  miliardi  di  euro  in  aiuti  di  Stato  all’industria  automobilistica

            nazionale,  ma  chiede  perentorio  che  «rimpatri»  i  posti  di  lavoro  dai
            Paesi  che  costano  meno,  e  cita  specificamente  la  Repubblica  Ceca.
            «Quando c’è la crisi, riemergono istinti atavici», gli ribattono a  muso

            duro da Praga.



            Effettivamente, anche il privato di Sarkozy sembra risentire di qualche
            atavismo. Nel suo modo di fare la corte alle donne, per esempio. Il libro
            Autobiographie non autorisée, di Jacques Séguéla, l’amico pubblicitario
            che organizzò la cena galeotta per Carlà e Nicolas, ricostruisce le prime

            battute  della  storia  d’amore  in  perfetto  stile  «io  Tarzan,  tu  Jane».  Il
            giovane presidente arriva in ritardo e senza cravatta, giusto per fiondarsi
            senza esitazione al tavolo dove siede la bella italiana. Lui è noto come

            «Speedy»,  cioè  uno  che  va  subito  al  sodo,  lei  come  una  mangiatrice
            d’uomini,  fama  che  ha  contribuito  a  costruire  seducendo  il  figlio  del
            fidanzato  e  servendosi  di  Eric  Clapton  per  arrivare  nel  letto  di  Mick

            Jagger. Ed è lì che attacca Sarkò: «Come hai fatto a stare con uno che
            ha quei polpacci?»

            Lei finge di resistere: «Sento di essere il tuo appuntamento al buio stasera.
            Non  ci  contare.  Conosco  la  tua  reputazione».  E  lui,  di  rimando:

            «Scommetto che non hai il coraggio di baciarmi sulla bocca davanti tutti».
            Ma  è  la  battuta  finale  che  lo  consegna  alla  storia  della  risata:
            «Annunceremo  il  nostro  fidanzamento.  Saremo  meglio  di  Marilyn  e

            Kennedy».
            Dialoghi  inventati  per  vendere  un  libro  altrimenti  di  scarso  interesse?

            Forse, però non è mai arrivata alcuna smentita.

            Infastidisce  anche  l’attitudine  presidenziale  a  citare  la  nuova  sposa  in
            qualsivoglia circostanza, come se nemmeno lui credesse di essere riuscito
            a conquistare una delle donne più desiderabili del pianeta. In un discorso ai

            capi  militari,  che  cercava  di  convincere  dei  suoi  tagli  alla  Difesa,  a  un
            certo punto se n’è uscito così: «Abbiamo ancora reggimenti di stanza sulle
            Alpi per assicurarci di non essere invasi dall’Italia. Bene, l’esercito italiano

            non  è  mai  arrivato,  ma  abbiamo  preso  Carlà».  Imbarazzate  risatine  dei
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