Page 71 - Papaveri e papere
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Per  venire  ai  giorni  nostri,  il  riconoscimento  spesso  tardivo  affligge
            pure i divi del rock and roll. «Il canto in ogni sua forma è estraneo a

            Elvis Presley», afferma nel 1956 il Daily Mail. E perfino il manager dei
            Rolling  Stones  dichiara,  nel  1963,  che  il  cantante  del  gruppo  «se  ne
            dovrà  andare:  alla  BBC  non  piacerà».  Il  cantante  si  chiamava,  e  si

            chiama, Mick Jagger. Quarantasei anni dopo, sta ancora lì.

                         Impubblicabile? Di sicuro diventa un bestseller...


            Le gaffe in editoria assumono soprattutto le sembianze di pagine bianche.
            Cioè  di  pagine  non  riempite,  di  libri  non  pubblicati,  grandi  scrittori
            ignorati, talenti non riconosciuti.

            È probabile che la gaffe maggiore nella storia della letteratura l’abbia
            compiuta  proprio  uno  dei  suoi  massimi  protagonisti  novecenteschi,

            André Gide. Fu lui a rifiutare il primo libro della immortale Recherche
            di Marcel Proust perché, al primo tentativo di lettura, fu irritato da certe
            irregolarità nella fronte di zia Léonie; perciò mise da parte l’opera di un

            tale che conosceva come uno snob, un dilettante fastidioso. Proust finì
            col pubblicare l’opera a sue spese presso Grasset, e l’editore Gallimard
            perse  uno  dei  capolavori  assoluti  del  Novecento  (almeno  all’inizio,

            perché poi riuscì a recuperarlo).

            Per  restare  a  casa  nostra,  infortunio  analogo  accadde  al  grande  Elio
            Vittorini,  che  fece  perdere  alla  Mondadori  II  Gattopardo  di  Giuseppe
            Tornasi di Lampedusa. In verità si trattò più che altro di un incidente,

            secondo  l’insistita  precisazione  di  Arnoldo  Mondadori.  Pare  che  il
            principe palermitano avesse mandato alla casa editrice quattro racconti
            e  che  Vittorini  avesse  consigliato  di  riunirli  in  un  testo  unico.  Poi
            Tornasi  morì  e  i  faldoni  della  pratica  finirono  chissà  dove.  Quando  il

            principe di Salina, Tancredi e Angelica rividero la luce, in copertina era
            già stampigliato il logo della Feltrinelli.

            L’elenco  dei  «non  pubblicabili»  svuoterebbe  gran  parte  degli  scaffali  di
            bestseller di qualsiasi biblioteca. Mi limiterò a qualche titolo, seguito dalla

            lettera – non sempre cortese – che accompagna il manoscritto rispedito al
            mittente: talvolta anche a pagamento…

            -              Jane Austen, L’Abbazia di Northanger (1803): «Saremo felici
            di  restituire  il  manoscritto  per  la  medesima  somma  che  pagammo  per

            esso».

            -              James G. Ballard, Crash (1973): «L’autore di questo libro è
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