Page 58 - Papaveri e papere
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proprio una grossa star, gente, non devo dirvelo. Una superstar, suppongo
            che si possa dire». Fedele al proprio personaggio, Kevin Costner la butta

            più sul filantropico: «Sembro forse vanitoso, ma io potrei probabilmente
            fare  la  differenza  per  quasi  tutti  coloro  che  incontro,  se  decidessi  di
            impegnarmi con loro professionalmente, o personalmente». Questa sì che è

            modestia, ragazzi!










                                       Gli svarioni sullo schermo



            Perfino un perfezionista come Stanley Kubrick ci è cascato nel suo ultimo
            film, Eyes Wide Shut: quando all’inizio della storia Tom Cruise si specchia
            inquieto,  ecco  comparire  malandrino  in  cima  allo  specchio  e

            all’inquadratura l’uomo della «giraffa», il microfono montato su un’asta.
            Le incongruenze – di oggetti, di tempi, di trama – sono perennemente in
            agguato nella storia del cinema, e rappresentano – per così dire – le gaffe
            «materiali»  del  linguaggio  filmico.  Eccone  giusto  un  assaggio,  dopo  i

            famosi  orologi  al  polso  dei  legionari  romani  nel  film  mussoliniano  che
            celebrava Scipione l’Africano.


            Einstein e la relatività: anche al cinema?

            Il film  Einstein Junior è del  1988 e  vuole raccontare la giovinezza del
            genio.  Una  scena  clou  è  quella  che  mostra  il  padre  del  giovane Albert

            impegnato a convincere il figlio a seguire la strada del business: eccolo
            dunque offrirgli una birra,  vanto e orgoglio della famiglia Einstein. Ma
            quando Yahoo Serious (nella parte del futuro                    Nobel)  beve  il  primo

            boccale, lo sorseggia con la destra nei primi piani e nei totali invece usa
            la sinistra. Che sia nata da quella bevuta l’intuizione della relatività?


            Non ci sono più le stagioni! E manco i giorni…

            Uno degli errori più frequenti è l’evidente discronia delle scene rispetto
            alla  sequenza  temporale  dichiarata  del  racconto.  Avendo  superato  la
            classica  unità  di  tempo,  di  luogo  e  di  azione,  ai  film  capita  spesso  di

            inciampare nell’orologio o nel calendario.
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