Page 51 - Papaveri e papere
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Il presidente della giuria, Ettore Scola, tenta di riparare: «Colangeli è un
grande attore di teatro, purtroppo noi non andiamo mai a teatro e per
questo non lo conosciamo». Ma, a quanto pare, quella sera il demone
della sincerità deve aver morso la bella Sabrina. Poco dopo sale sul
palco, chiamato dal suo attore, anche il regista del film premiato, il
giovane Alessandro Angelini. «Ma chi è questo bel ragazzo?» chiede a
Scola l’improvvida Ferilli. E Scola, ormai seccatissimo: «Il mio lavoro
non è quello di presentarti le persone!»
Bellissima, giovane, formosa e poco vestita come una Maya Desnuda,
Anna Falchi coadiuvò Baudo nel Festival di Sanremo del 1995 e fece
innamorare milioni di italiani. Un raptus collettivo, soprattutto quando la
giunonica (sia pure con l’aiuto del silicone…) italofinnica dichiarò: «Caro
Pippo, sotto la mia gonna succede di tutto…» Fu necessario chiarire che si
trattava solo della batteria del microfono, sganciatasi dalle calze e
scivolata lungo la coscia fino al ginocchio. Per la voluttuosa Anna,
l’incidente più serio sarebbe stato, qualche anno dopo, sposare il suo
Stefano Ricucci.
Però, ammettiamolo, bisogna riconoscere a quasi tutti i colpevoli le
attenuanti generali: la televisione è l’incubatrice ideale delle gaffe. Nessun
altro mezzo fino a oggi ha suscitato, quasi patrocinato, tanti errori e lapsus.
Anche in personaggi assai più cauti e prudenti di vaporose donne di
spettacolo. Basta un «no» tralasciato, una semplice inversione di quel che
si voleva dire per alimentare le interpretazioni più maliziose, le
supposizioni più ostili. Vale soprattutto per i politici nei talk show. Non
dimenticata la dichiarazione dell’allora ministro UDC, Mario Baccini, alle
telecamere di La7: «Il mio partito è ben deciso a far vincere Prodi».
Naturalmente, voleva dire «far perdere», ma dal momento che l’UDC era
accusata di essere una sorta di quinta colonna del centrosinistra nella
coalizione berlusconiana, la conclusione di tutti gli osservatori fu che il
malcapitato Baccini era stato tradito dall’inconscio.