Page 96 - Riflessologia della memoria
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una targhetta con scritto il numero 36. Penso che dovrei entrare, ma la porta è chiusa e io

      non ho la chiave”.


        Poniamo l'attenzione sul numero 36 e proviamo a controllare se la relativa Placca si mostra
      ipersensibile.  L'età  sospetta  non  può  evidentemente  appartenere  alla  biografia  personale  di
      Paolo, che ha da poco compiuto ventisette anni, ma un'indicazione così chiara non può essere
      trascurata. Il punto riflesso dell'età sospetta si rivela talmente ipersensibile che il semplice
      sfioramento provoca fastidio, così procediamo alla sua stimolazione.
         Pur essendo convinti che debba per forza esistere un legame comprensibile tra il segnale
      doloroso  e  alcuni  contenuti  emozionali  non  risolti,  ci  troviamo  di  fronte  al  fatto  di  dovere

      lavorare “alla cieca”, perché il segnale emerso non appartiene certamente a Paolo. Visto che
      lui  non  può  aver  ancora  registrato  niente  nella  pagina  del  trentaseiesimo  anno,  a  chi
      apparterranno i contenuti che lo fanno soffrire?
         Sorge  spontaneo  un  altro  interessante  quesito:  una  volta  raggiunti  i  trentacinque  anni,  il
      “fattore di rischio” di un evento traumatico a danno della spalla sinistra potrebbe innalzarsi

      notevolmente? Promuovendo adesso la risoluzione dell'elemento scatenante (ancora ignoto),
      possiamo, in un certo senso, intervenire positivamente sul futuro del nostro amico?
         Per rispondere a quest'ultima domanda non ci rimane che armarci di pazienza e rimanere in
      contatto con Paolo. Tra un decina d'anni ci potrà confermare se il fattore di rischio per il suo
      trentaseiesimo  anno  è  stato  abbassato.  Per  scoprire  le  origini  del  problema,  invece,
      proseguiamo nella nostra indagine.
         Durante la carica della Placca cutanea del trentaseiesimo anno emerge immediatamente un
      segnale a conferma del collegamento tra l'area riflessologica e il segnale doloroso alla spalla:

      nel  punto  preciso  da  cui  si  irradia  solitamente  il  dolore  si  manifesta  una  sensazione  di
      bruciore.  Paolo  avverte  anche  uno  strano  formicolio  al  piede  destro.  Nessun  segnale  di
      fastidio, per ora, alla testa. Tra i sogni che seguono riportiamo quello più pregnante per la
      soluzione del caso:


        “Una grande distesa di neve mi circonda. Cerco di camminare verso un villaggio al quale
      non so attribuire un nome, anzi, la sensazione è quella di trovarmi una località sconosciuta.

         La  fatica  è  enorme  e  ogni  passo  richiede  uno  sforzo  immenso,  come  se  fossi  privo  di
      forze.  Inoltre  non  ho  la  scarpa  destra,  e  avverto  al  piede  una  sensazione  di  gelo
      accompagnato da intorpidimento e dolore”.


        Paolo aggiunge che al risveglio il piede era effettivamente formicolante ed è stata proprio
      questa  sensazione  a  ridestarlo.  In  questa  circostanza,  non  proponiamo  l'interpretazione  del
      sogno, perché tutto si renderà comprensibile da sé, alla fine.
         A  distanza  di  una  settimana  circa,  la  Placca  cutanea  del  trentaseiesimo  anno  è  ancora
      ipersensibile:  segnale  che  ci  porta  a  decidere  di  intraprendere  un'ulteriore  stimolazione.

      Questa volta la carica è accompagnata, oltre che dal bruciore alla spalla e dall'intorpidimento
      del piede, anche da fastidio alla testa. Un sogno, in particolare, si riaggancia allo scenario di
      quello precedente:
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