Page 98 - Riflessologia della memoria
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Trasformare le esperienze in potere
Proviamo a spiegare che cosa intendiamo esattamente per metabolizzare un evento non
risolto. Utilizziamo a tale proposito un esempio: consideriamo ogni evento come
un'esperienza che si traduce in una pagina indispensabile inserita nel nostro Libro della Vita.
Indispensabile perché fornisce le conoscenze necessarie per incrementare le possibilità di
sopravvivenza e migliorare la qualità dell'esistenza stessa.
Da ogni capitolo, che raccoglie frammenti del nostro vissuto, possono e devono emergere
lezioni di vita. Alcune lezioni, però, per essere apprese fino in fondo richiedono impegno e
capacità sufficienti. Ciò significa che ci sono occasioni in cui è richiesto un lavoro
consapevole e volontario per completare il processo di comprensione di un evento.
È un po’ come a scuola: ci sono materie verso le quali siamo spontaneamente portati e altre
che richiedono sforzi maggiori da parte nostra. Specialmente per queste ultime, non sempre è
sufficiente leggere un capitolo per aver compreso la lezione... Così siamo costretti a
riprendere in mano il testo e... studiarlo.
Bene, nella vita accade più o meno la stessa cosa: a volte non basta vivere un episodio per
comprenderlo completamente. Bisogna studiarlo. Altrimenti la Vita, nella sua spietata
saggezza, ce lo riproporrà fintanto che non lo avremo capito fino in fondo. È questo il caso,
piuttosto frequente a dire il vero, di persone alle quali continuano a ripresentarsi esperienze
simili, per esempio in amore o sul lavoro, nelle relazioni interpersonali o con i parenti.
Fortunatamente in qualche settore siamo preparati più che in altri, così la vita scorre in
maniera più o meno fluida; ma quando la nostra nave si incaglia spesso contro il medesimo
scoglio conviene chiedersi se per caso non stiamo trascurando di imparare qualcosa.
Insomma, è proprio il caso di dirlo: la vita è una perenne scuola. Un vero corso di
apprendimento al quale ci siamo iscritti nel momento stesso della nostra nascita.