Page 95 - Meditazione sui colori
P. 95

trasformazione.

        13)  Un’intima gioia, che va crescendo ad ogni passo, mi rassicura. 14) So di andare verso
             l’ignoto, eppure sento che non c’è nulla da temere.
        15)  Man mano che mi avvicino, mi sento liberato da ogni sofferenza e impurità.
        16)  Procedo a capo chino, a passi lenti, come in una processione sacra.
        17)  Ho la sensazione di tornare a casa.
        18)  Mi avvolge un calore che non brucia, ma accoglie come un grembo materno.
        19)  Ora accade un fatto ancora più prodigioso: d’improvviso il gigantesco incendio si è

             spento, la luce abbacinante è scomparsa e sono piombato nelle tenebre.
        20)  L’ultimo tratto del sentiero passa attraverso un bosco intatto e silenzioso.
        21)  Posso finalmente vedere la sommità dell’altura, libera dalla vegetazione.
        22)  Tutt’intorno non c’è né fumo né cenere: nessuna traccia d’incendio.
        23)  In cima a una breve scalinata sorge una chiesetta di pietra, con un piccolo, antico rosone
             e, sul tetto, un arco con una campanella.

        24)  L’entrata è intensa fiamma, vivida luce, come l’ingresso di una fornace.
        25)  È come se l’incendio della montagna fosse divampato da lì e si fosse poi lì raccolto.
        26)  Salgo lentamente i gradini di pietra e mi fermo davanti all’abbacinante splendore, alle
             carezzevoli vampe che formano un diaframma di luce.
        27)  Oltre quella soglia turbina un torrente di luce, una potenza trasformatrice.
        28)  Sono fermo davanti a quel diaframma di luce.
        29)  Ora faccio un respiro profondo e chiudo gli occhi.

        30)  Porto lentamente le mani congiunte al plesso solare e chino lievemente il capo.
        31)  Con un passo deciso ora varco la soglia.
        32)  Mi sento parte di un Amore immenso, di una gioia senza confini. 33) Dal profondo del
             mio essere può affiorare un messaggio: un’immagine o un pensiero… (pausa)
        34)  Dissolvo lentamente l’immagine e resto concentrato sulle sensazioni che sento dentro di

             me.


          TECNICA DI USCITA DAL RILASSAMENTO PROFONDO

         1)  Lentamente riprendo possesso del mio corpo, che mi ha atteso rilassato e tranquillo.
         2)  Porto l’attenzione alle mie mani: immagino di muoverle, ma non le muovo.
         3)  Porto l’attenzione ai miei piedi: immagino di muoverli, ma non li muovo.
         4)  Ora muovo realmente mani e piedi.
         5)  Ruoto lentamente il capo a destra e a sinistra senza aprire ancora gli occhi.
         6)  Ora apro gli occhi e per qualche attimo resto immobile a fissare un punto del soffitto.

         7)  Mi stiracchio, sbadiglio, mi muovo, come al risveglio da un piacevole pisolino.
         8)  Infine, quando mi sento pronto, mi metto seduto. Poi, sempre con i miei tempi, mi alzo e
             concludo  l’esperienza  meditativa.  (durante  la  prassi  di  uscita  dal  rilassamento
             profondo è bene evitare qualsiasi movimento brusco e conservare il silenzio)
   90   91   92   93   94   95   96   97   98   99   100