Page 88 - Meditazione sui colori
P. 88
l’intera struttura umana ed è perciò paragonato al sole (il plesso corrispondente è detto
“solare), regolando il calore del corpo e in particolare il “fuoco digestivo”.
Il fiore di loto è qui rappresentato con dieci petali, ad indicare, secondo il simbolismo
numerico, la totalità della manifestazione: il 10 infatti esprime la pienezza dell’io, in quanto
l’io personale si radica nel 4 (rosso) e si sviluppa nel 6 (arancione). La pienezza
dell’incarnazione, come manifestazione completa dello Spirito, comprende le dieci essenze o
qualità primordiali rappresentate da Pitagora nella tetraktys, costituenti un triangolo, figura
d’incarnazione, perché è il più piccolo poligono chiuso.
Come numero di completamento il 10 incarna anche l’idea di potenza e, in senso negativo,
l’orgoglio.
Il petali sono grigi come la cenere, ad indicare trasformazione, mentre nel centro del loto
campeggia un triangolo rosso, simbolo del fuoco trasformatore (agni), l’elemento associato a
Manipura, con il vertice rivolto verso il basso. Qui appare, come animale araldico, l’ariete,
simbolo di dinamismo e di resistenza indomabile, qualità che gli permettono di abbattere ogni
ostacolo sul cammino, ma che, rivolte contro i propri simili, possono produrre gravissimi
danni.
Con il giallo, dunque, il colore più simile alla luce del sole, la coscienza è sulla soglia del
risveglio e si delinea per ogni individuo, e di conseguenza per l’intero genere umano, la
possibilità di un grande passo e di un reale progresso.
2. RESPIRAZIONE CROMATICA
In piedi, gambe leggermente divaricate, in posizione di stabile equilibrio. Schiena e capo
diritti, spalle e braccia rilassate. Mani unite (dita incrociate) poco sopra l’ombelico (plesso
solare). Durata: 10 minuti.
1) Chiudo gli occhi e mi concentro sul respiro. Osservo il ritmo respiratorio senza
modificarlo. Dico mentalmente: «Uno: inspiro. Due: espiro». (continuare finché la
mente si acquieti)
2) Mi visualizzo in piedi in un limoneto, all’ombra di un profumato albero carico di frutti.
3) Respiro profondamente, focalizzando sempre più l’immagine.
4) Entro col pensiero nell’archivio della memoria e scelgo il momento in cui ho provato
una profonda soddisfazione personale (la soluzione di un problema, la conclusione di un
ciclo di studi, un riconoscimento nell’ambiente di lavoro…). Rievoco nei particolari
quella gioiosa esperienza e la rivivo con la stessa intensità.
5) Ora dall’albero incomincia a scendere sul mio capo un flusso vitale di energia giallo-
oro: inspirando lentamente e profondamente, visualizzo questa luce gialla, intensa e
brillante, mentre entra nelle narici, riempie la gola, i polmoni, il torace, l’addome, fino a
raggiungere le mani, che si illuminano di energia dorata.
6) Ad ogni inspirazione l’intensità dell’energia e della luce aumenta.
7) Dopo un attimo di apnea, sollevo lievemente il capo e con un soffio sottile e prolungato
espiro dalla bocca verso l’alto un flusso di luce viola, restituendo l’energia alla Vita con
gratitudine. (continuare almeno per dieci cicli respiratori)