Page 119 - Meditazione sui colori
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quattro linee ideali (continuare con respiri profondi finché l’immagine non risulti ben
focalizzata)
3) Nel centro di questo quadrato indaco visualizzo un quadrato di luce bianca sfavillante: è
come un misterioso varco verso un’altra dimensione.
4) Osservo l’immagine concentrica come su un grande schermo luminoso che mi sta
davanti.
5) Il processo di depurazione e trasformazione della coscienza (indaco) racchiude in sé il
nucleo incontaminato della purezza (bianco).
6) Il simbolo stesso della Luce e della Verità (bianco) irradia la sua presenza nel buio
soggettivo della notte mistica (indaco).
7) La spogliazione totale dell’io e dell’intelletto (indaco) è destinata a lasciare spazio allo
Spirito come totalità della realtà (bianco), in cui sono contenuti tutti i colori.
8) Alla piccola offerta dell’io, che lascia andare le sue tonalità (indaco), risponde quindi
la totale offerta del Sé (bianco) che, pur contenendo tutti i colori, non ne trattiene
nessuno.
9) Entrambi i colori segnano una fine e un nuovo inizio (il bianco accompagna fasi e riti di
passaggio: nascita, matrimonio, martirio nella simbolismo cattolico e morte in quello
orientale), annunciano l’ingresso in una nuova dimensione di conoscenza e di coscienza.
10) L’irradiamento d’amore e il presentimento dell’unione intima con il Tutto (indaco)
traggono origine dalla presenza interiore dello Spirito (bianco), inteso come totalità
della Manifestazione, che permea le stesse tenebre della coscienza («La notte è piena di
luci»).
11) Resto concentrato sui due quadrati e mi immagino di penetrare nel varco di luce
abbagliante.
12) Mi sento parte viva di questa meravigliosa realtà: tutto è Uno. 13) Espirando
profondamente, dissolvo l’immagine e mi distendo: osservo lo stato d’animo e i pensieri
che sono dentro di me.
7. ESERCIZIO DI COLLEGAMENTO: INDACO-BIANCO
In piedi, gambe leggermente piegate e un po’ aperte, braccia abbandonate lungo il corpo,
colonna vertebrale diritta, capo lievemente abbassato, occhi chiusi. Concentrazione sul
respiro. L’esercizio permettere di “vivere la complementarità”, creando un circuito di
energia indaco e bianco che potenzia l’energia in Ajna chakra. Durata: 10 minuti.
1) Mi preparo a compiere molto lentamente due movimenti sincronici per la durata di
un’intera inspirazione.
2) Inspirando, sollevo il braccio sinistro e, tenendolo teso e aderente alla tempia, piego la
mano come se riparassi dall’alto la sommità del capo, mentre porto la destra (a coppa)
all’altezza della fronte.
3) Ora mi concentro all’altezza della mano sinistra e respiro in modo rilassato e tranquillo
in quel punto.
4) Con l’immaginazione creo nella mano sinistra una sfera di luce bianca, sempre più