Page 116 - Meditazione sui colori
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4) Entro col pensiero nell’archivio della memoria e scelgo il momento in cui ho provato un
profondo senso di pace, di tranquillità, di vastità sotto un cielo stellato. Rivivo quella
sensazione d’infinito, quel particolare stato d’animo.
5) Ora dalla volta blu intenso del cielo stellato incomincia a scendere su di me un flusso
vitale di energia di colore indaco: inspirando lentamente e profondamente, visualizzo
questa luce indaco, intensa e brillante, mentre entra nelle narici, riempie la gola, i
polmoni, il torace e infine raggiunge le mani, che si illuminano e irradiano energia
indaco.
6) Ad ogni inspirazione l’intensità dell’energia e della luce aumenta.
7) Dopo un attimo di apnea, sollevo lievemente il capo e con un soffio sottile e prolungato
espiro dalla bocca verso l’alto un flusso di luce arancione, restituendo l’energia alla
Vita con gratitudine. (continuare almeno per dieci cicli respiratori)
L’indaco dà accesso alla conoscenza intuitiva ed eleva la coscienza a un notevole livello.
Avvia alla percezione dell’essenza di ogni cosa.
L’arancione stimola gioia, allegria, voglia di vivere, ottimismo. Favorisce la sinergia
fisica e mentale, l’energia sessuale. Dissolve vecchie idee e preconcetti.
3. VISUALIZZAZIONE SINESTETICA DEL COLORE
Seduti, appoggiati al muro, colonna vertebrale diritta (un piccolo cuscino all’altezza dei
reni può favorire la posizione corretta), gambe incrociate o allungate, mani appoggiate in
grembo (la destra, aperta verso l’alto, nel palmo della sinistra), spalle e braccia rilassate,
capo lievemente inclinato, occhi chiusi. Concentrazione sul respiro. L’esercizio permette
un’esperienza intensa delle proprietà dell’indaco tramite il succedersi delle visualizzazioni
e l’impiego dei sensi. Durata: 10 minuti.
1) Mi immagino seduto all’ombra di un albero dai meravigliosi fiori di colore indaco, con
la schiena ben diritta addossata al tronco. Sono immobile e tranquillo nella fresca
ombra.
2) Respiro profondamente e porto l’attenzione al palmo della mano destra, che posa nella
sinistra: qui avverrà la “materializzazione” del mio pensiero. Resto in attesa,
concentrato.
3) Ora visualizzo nelle mie mani una grande rosa di colore indaco.
4) Sento con le dita la morbida consistenza dei petali.
5) Inspirando, la porto lentamente al volto (salire realmente con le mani lungo il corpo,
sfiorando i chakra), mi immergo in essa e ne aspiro l’intenso profumo.
6) Il profumo della rosa riempie il cavo orale, stimola le papille gustative e ne avverto il
sapore. Tutta la fronte è inondata di indaco: sul volto e nella testa sento diffondersi una
piacevole sensazione di freschezza e di leggerezza. (un attimo di apnea e di profonda
concentrazione)
7) Espirando, riporto lentamente le mani in grembo.
8) Dissolvo l’immagine. (breve pausa)