Page 113 - Meditazione sui colori
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richiamarlo in qualsiasi momento.

        17)  Come un batiscafo il mio corpo continua la sua dolce discesa nell’azzurro.
        18)  È collegato a me dal respiro.
        19)  Posso fargli compiere piccole manovre con la mente.
        20)  Ad ogni inspirazione gli invio le proprietà del sole: luce, calore, energia. E il corpo
             splende nell’abisso azzurro.
        21)  Ad ogni espirazione lo lascio scendere sempre di più: il corpo scende, scende, scende...
        22)  Ora ha raggiunto il fondo e vi si è dolcemente adagiato. Lo vedo ancora, ma è ormai

             molto  piccolo.  Fluttua  nelle  correnti  azzurre,  collegato  a  me  da  un  filo  luminoso  di
             energia che scende a spirale, flessibile e resistente.
        23)    Insieme  con  il  mio  corpo  sono  immerso  in  una  pace  profondissima:  ora  possono
             affiorare in me immagini, pensieri o parole come messaggi provenienti dalle profondità
             del mio essere (pausa).
        24)  Ora decido di richiamare il mio corpo: il filo d’argento vibra e il corpo incomincia a

             risalire.
        25)  Ad ogni profonda inspirazione il corpo appare sempre più vicino: il corpo sale, sale,
             sale…
        26)  Ora galleggia sulla superficie del lago, di nuovo avvolto nella luce e nel calore del sole.
        27)    Una  lieve  corrente  lo  deposita  sulla  riva.  Il  corpo  è  totalmente  rilassato,  fresco  e
             rigenerato.
        28)  Dissolvo lentamente l’immagine e resto concentrato sulle sensazioni che sento dentro di

             me.



          TECNICA DI USCITA DAL RILASSAMENTO PROFONDO
         1)  Lentamente riprendo possesso del mio corpo, che mi ha atteso rilassato e tranquillo.
         2)  Porto l’attenzione alle mie mani: immagino di muoverle, ma non le muovo.
         3)  Porto l’attenzione ai miei piedi: immagino di muoverli, ma non li muovo.
         4)  Ora muovo realmente mani e piedi.
         5)  Ruoto lentamente il capo a destra e a sinistra senza aprire ancora gli occhi.

         6)  Ora apro gli occhi e per qualche attimo resto immobile a fissare un punto del soffitto.
         7)  Mi stiracchio, sbadiglio, mi muovo, come al risveglio da un piacevole pisolino.
         8)  Infine, quando mi sento pronto, mi metto seduto. Poi, sempre con i miei tempi, mi alzo e
             concludo  l’esperienza  meditativa  (durante  la  prassi  di  uscita  dal  rilassamento
             profondo è bene evitare qualsiasi movimento brusco e conservare il silenzio).
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