Page 69 - La coppia intrappolata
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2.3 Capire l’aggancio nevrotico 55
Il dominante è bloccato non solo affettivamente, ma lo è anche nelle modalità di
comunicazione interpersonale della relazione sentimentale. Non si mette mai in di-
scussione. Questo atteggiamento all’inizio della relazione può passare inosservato,
ma poi si manifesterà in tutte le situazioni nelle quali dovrà impegnarsi e riconosce-
re la propria parte di responsabilità. Per il dominante è impossibile mettersi in discus-
sione, in fondo lo scopo della sua vita e la stessa sua esistenza sono giustificate so-
lo se sminuisce il partner succube. Il dominante ha bisogno di sminuire chi gli è ac-
canto per acquisire una buona stima di sé e conquistare così il potere. Ha potere so-
lo se riesce ad avere il pieno controllo emotivo sul partner. Fondamentalmente è in-
sicuro e si appropria dell’altro per sentirsi vivo a sua volta, usa una comunicazione
molto particolare, cioè l’abilità di “parlare senza dire le cose”. Quando parla, le co-
se non vengono mai dette direttamente. Ciò fa impazzire il succube che avverte de-
stabilizzazione e dubita subito di ciò che prova, ma il dominante si rifiuta di spiega-
re il proprio comportamento. Tale rifiuto di parlare del conflitto, di discutere, con-
sente al dominante di evitare un confronto che potrebbe permettere una negoziazio-
ne, e comunque una soluzione.
In fondo il dominante non cerca la soluzione, usa il diniego perché il suo scopo
è quello di paralizzare il succube. Nel registro di una comunicazione perversa biso-
gna impedire all’interlocutore di pensare, di comprendere, di reagire e di tutto que-
sto il dominante è maestro. Sottrarsi al dialogo è un modo abilissimo per aggravare
il conflitto, mantenere il partner sottomesso e sempre più agganciato, addossando-
gli tutte le responsabilità.
Il dominante è abilissimo anche nel mantenere il dubbio nel succube della veri-
dicità delle sue percezioni, e lo fa in modo ingegnoso, con allusioni, con detti e non
detti, tenendo il partner in uno stato di dipendenza e alimentandogli persino la gelo-
sia. Anche questa è un’altra strategia del dominante per mantenere il controllo emo-
tivo del succube. Vi ricordate i messaggi paradossali di Umberto che inviava a Pier-
paolo? Il dire una cosa a livello verbale ed esprimere quella opposta a livello non ver-
bale. Un discorso paradossale è costituito da un messaggio esplicito e da uno sottin-
teso, di cui il dominante nega l’esistenza. In questo modo il partner succube viene
destabilizzato, confuso, entra in una sensazione contraddittoria e il dominante ha rag-
giunto lo scopo: lo ha messo in una situazione precaria e gli dà torto su tutto. In que-
sto modo ha il pieno controllo dei sentimenti e dei comportamenti dell’altro.
Il paradosso è che la personalità dominante in fondo risulta essere molto più bi-
sognosa di cure e assistenza psicologica di quante ne spetterebbero al succube, ma
purtroppo entrambi ne sono ignari.
2.3 Capire l’aggancio nevrotico
Dopo essere giunti a questo punto della lettura, è inevitabile che nella mente del let-
tore si formulino spontaneamente diverse domande.
Per esempio cosa hanno in comune queste relazioni sentimentali. Se sono cau-
sate da problemi individuali. Se è la combinazione di determinate strutture di perso-