Page 57 - La coppia intrappolata
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2.1 Descrizione dettagliata di tre casi emblematici 43
Vuole sapere una mia giornata tipo? Non ho mai voglia di scendere dal letto, il più delle volte quan-
do mi sforzo sono assalito da un tremendo mal di testa, ormai è diventato il mio amico fedele. La
notte la passo insonne e il giorno dormicchio trascinandomi dal divano alla poltrona. A volte le voci
che provengono dal cortile mi disturbano, non vorrei ascoltare nessun tipo di rumore. Quando mi
chiamano dal lavoro mi fingo malato, una brutta febbre dalla quale non riesco a uscire, ho sempre
delle ricadute.
Sono costantemente sintonizzato sulla mia angoscia che mi divora…”.
Il tratto più peculiare di Pierpaolo era uno scarso senso d’indipendenza e questo spiegava il suo
incessante bisogno di aggrapparsi agli altri. Si era convinto erroneamente e in maniera illusoria che
solo così avrebbe potuto avere una propria identità riconosciuta. Per questo motivo a volte esaspe-
rava degli atteggiamenti d’indipendenza, era proprio un modo per mascherare il bisogno di dipen-
denza.
Tutta questa modalità veniva smascherata in condizioni di stress, perché ovviamente una persona
con una bassa consapevolezza di sé e quindi una bassa autostima non è capace di stare da sola, ha
bisogno dell’affetto e dell’appoggio incondizionato dell’altro. Un appoggio che a Pierpaolo era man-
cato durante l’infanzia e la sua adolescenza. Un appoggio incondizionato che Pierpaolo aspettava
dalla persona che per lui aveva un valore affettivo maggiore di chiunque altro.
Facciamo un tuffo nella vita familiare di Pierpaolo.
Andando ad analizzare il sistema familiare nel quale era cresciuto, emerge una figura di spicco che
era la madre, grande dominatrice, e un padre, sostanzialmente molto sottomesso, e poi c’è lui,
Pierpaolo, un bambino che quando entra nella fase di sviluppo della propria autonomia, entra in
conflitto di potere con la figura della madre. Una madre che lui venerava, adorava, ma con la quale
il conflitto era proprio inevitabile.
Così il bambino per tutta una serie di dinamiche che si sono andate a creare in quel particolare siste-
ma familiare, cresce con un messaggio di fondo molto particolare e peculiare: che essere se stesso e
fare contenta la madre erano due possibilità alternative. Crescendo avrebbe avuto due possibilità: o
far contenta la madre o essere se stesso.
Poiché il bisogno d’amore è fondamentale, sceglie di far contenta la madre e così rinuncia a se
stesso!
Pierpaolo in un certo senso ha ricostruito con Umberto lo stesso tipo di dinamica che aveva con la
madre. La tipica modalità era proprio quella di sentirsi oppresso da qualcuno, e questo Umberto lo
faceva bene, e poter contro questo qualcuno avere solo la reazione di borbottargli contro essendo
poi incapace a reagirgli adeguatamente.
Pierpaolo ha cercato una relazione con Umberto perché questo lo opprimeva, lo bloccava e lo ren-
deva suo succube, avvertiva il bisogno di ribellarsi a questa oppressione, ma per poterlo mettere in
pratica ha dovuto riconoscere con una psicoterapia quale era il suo aggancio nevrotico, rendersene
consapevole per poterlo elaborare e sciogliere.
Questa modalità poteva funzionare benissimo con una madre possessiva e oppressiva, ma non pote-
va certo funzionare nella relazione con un partner nella vita adulta.
Umberto si è agganciato a Pierpaolo per altre sue dinamiche proprie, ma magari non avrebbe affat-
to voluto questo ruolo, ma se n’è ritrovato comunque investito.
I passaggi salienti di questa relazione di coppia in fondo sono abbastanza visibili, arrivati a questo
punto. Pierpaolo si è ritrovato ingabbiato in questa relazione con Umberto vivendola con la perce-
zione di subirla passivamente e con la certezza di non essere in grado di potersene sganciare.