Page 28 - La coppia intrappolata
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   1        vasiva di comportamento dipendente e sottomesso, comparsa entro la prima età adul-
            ta e presente in vari contesti”.
               Il succube, tra gli elementi di criteri diagnostici del DSM, manifesta:
            •  incapacità di prendere decisioni quotidiane senza ricorrere a un’eccessiva quan-
               tità di consigli e rassicurazioni (soprattutto ha bisogno del consenso del domi-
               nante);
            •  permette che gli altri prendano la maggior parte delle decisioni importanti, per
               esempio dove vivere, che tipo di attività svolgere, che tipo di lavoro (si lascia com-
               pletamente plagiare dal dominante, dal dove andare a vivere al come vestirsi, co-
               me muoversi, che tipo di amici frequentare, dove fare attività sportiva e che tipo
               ecc.);
            •  si dice d’accordo con le persone anche quando pensa che stiano sbagliando, per
               paura di essere rifiutato (è completamente spaventato dall’idea di non corrispon-
               dere all’immagine che di lui vorrebbe il dominante, ha il terrore di esternare sé
               stesso soprattutto perché teme il conflitto);
            •  ha difficoltà nell’iniziare progetti o fare cose da solo (soprattutto perché, sotto-
               posto a continuo plagio, ha perso il contatto con la parte più autentica di sé; ol-
               tre che non riconoscere più i propri desideri e bisogni, neppure cerca di prende-
               re l’iniziativa per non vivere la comunque solita non approvazione da parte del
               dominante);
            •  si presta a fare cose sgradite o degradanti per essere gradito agli altri (pur di
               essere accettato dal dominante ha barattato se stesso soffocando la sua auten-
               ticità);
            •  si sente a disagio o indifeso quando è solo, o fa di tutto per non rimanere solo (in
               parte perché si è ormai disabituato, in parte perché sarebbe assalito da attacchi
               di panico, interpretabili come una sorta di ribellione a tutta la violenza psichica
               che sta vivendo);
            •  si sente sconvolto e indifeso quando ha terminato relazioni strette (si rende con-
               to di quanto ha permesso all’altro di svuotarlo, ora deve imparare a riprendere un
               sano contatto con se stesso, avverte tutto questo come un lavoro troppo grande e
               non ha fiducia in sé);
            •  è frequentemente tormentato dal timore di essere abbandonato (perché ha proiet-
               tato sul dominante tutto il suo “baricentro”, si è affidato a lui totalmente);
            •  è facilmente ferito dalle critiche o dalla disapprovazione (ha minato totalmente
               la sua autostima al punto di non saper riconoscere né le proprie abilità, né con-
               tare più sui propri punti di forza).
               Gli individui con caratteristiche DPD, affidandosi eccessivamente agli altri per
            il sostegno e la protezione, si sentono disperati nell’affrontare un possibile abban-
            dono e sembrano avere un’alta predisposizione alla depressione (Birtchnell, 1984;
            Zuroff e Mongrain, 1987).
               Sono anche comuni tra gli individui con DPD i disturbi d’ansia, poiché fanno trop-
            po affidamento sulle altre persone per la loro sopravvivenza, sono in particolare mo-
            do inclini all’ansia della separazione e preoccupati di essere abbandonati e lasciati
            da soli a provvedere a se stessi (Millon, 1981).
               Altri autori ritengono che un individuo con orientamento di personalità dipen-
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