Page 26 - La coppia intrappolata
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12 1 Individui e strutture di personalità in una particolare modalità di essere in coppia
1 non solo su quello della comprensione e dell’empatia. In un certo senso una delle lo-
ro innovazioni consiste nel sapere utilizzare e quindi applicare costruttivamente la
rabbia. La rabbia viene a essere così trasformata e non più considerata un’emozio-
ne che si ritorce contro l’individuo stesso ingessandolo, ma bensì uno strumento da
utilizzare per altre sane sfide, stimolando così la guarigione.
La fiducia nelle proprie possibilità, la capacità di controllare e di attivare ener-
gie positive e il gusto per la sfida hanno spinto questi psicoterapeuti a credere che lo
stato naturale sia rappresentato dal cambiamento e non dalla stabilità, soprattutto quan-
do questa è staticità che paralizza l’individuo stesso, che lo cristallizza e lo impove-
risce togliendogli la fiducia in se stesso e alimentandone la rassegnazione.
Ogni individuo deve avere la possibilità di rendersi conto che ha il diritto di spe-
rimentare la propria libertà, di scegliere gli aspetti positivi del cambiamento e di im-
piegare le energie residue per la propria inevitabile evoluzione.
Siamo e facciamo parte di un mondo in continuo divenire, non possiamo inges-
sarci!
Sono fermamente convinta che con modi concreti si può cambiare e rinascere co-
me un’araba fenice anche dalle macerie più polverose, più sicuri, più strutturati, più
forti e pronti per una prossima esperienza.
Non bisogna ripiegarsi su se stessi, sulle proprie ferite, ma si può essere spinti
dalla speranza resiliente a guardare avanti, oltre, con uno sguardo flessibile e crea-
tivo, orientati verso compiti perseguibili e niente affatto irraggiungibili, creduti co-
sì solo per paura di andare oltre.
Occorre limitare i danni di questi rapporti malati e quindi, una volta riconosciu-
ti e individuati, è bene apprendere cosa fare per liberarsene giacché la vita è un’av-
ventura, non sappiamo cosa ci riserva, ma dobbiamo sapere che in noi c’è una capa-
cità, la capacità di resilienza, che consiste nella possibilità di trarre energia anche dai
vissuti più negativi.
La resilienza che è in noi ci aiuta e ci fa sperimentare che la massima energia vi-
tale non è solo l’amore, o quello che illusoriamente crediamo tale, ma anche malat-
tie, perdite, rabbia, odio, sfide, provocazioni, che ci forniscono una spinta per diven-
tare più forti, più sani e più felici.
Il malessere che provano questi individui in coppia, descritti nei casi preceden-
ti, almeno da una prima lettura superficiale, è simile a quello che si potrebbe avver-
tire in tante altre coppie.
Quanti individui in coppia non sono bene assortiti e allora vivono un po’ di ma-
lessere, di antagonismo o di sudditanza, di recriminazioni o di esasperazioni maga-
ri represse con il partner.
In fondo chi di noi non si lamenta del proprio partner quando vediamo che al-
cuni nostri bisogni che noi riteniamo fondamentali, importanti, vengono elusi, non
realizzati, non considerati dal partner e allora ci sentiamo feriti, delusi e la nostra
reazione immediata e istintiva è quella di provare sentimenti di odio; viceversa, se
sentiamo che il partner è in sintonia con noi, soddisfa i nostri bisogni, i nostri desi-
deri, ci apriamo a sentimenti molto più vicini al riconoscimento, all’approvazione,
all’amore.
Non è la situazione che vivono le coppie di cui sopra.