Page 24 - La coppia intrappolata
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10                     1  Individui e strutture di personalità in una particolare modalità di essere in coppia


   1           Un clinico, dopo avere raccolto il vissuto soggettivo di un individuo rispetto al-
            la sua sofferenza, dopo avere considerato il significato soggettivo attribuito dall’in-
            dividuo al disturbo, dopo avere colto il significato del disturbo rispetto al contesto
            di vita dell’individuo (vita passata e vita attuale, presente), dopo aver esaminato il
            vissuto soggettivo, comprese le dinamiche relazionali, che l’individuo ha con il pro-
            prio psicoterapeuta (clinico) avverte la necessità di formulare una diagnosi.
               La diagnosi permette una condivisione di informazioni raccolte sul funzionamen-
            to psichico di un individuo per mezzo di un linguaggio sintetico e comprensibile an-
            che per clinici di formazione, orientamento teorico ed esperienza diversi.
               Il dare etichette diagnostiche è sempre stato oggetto di grandi dibattiti, ma biso-
            gna pur riconoscere che la formulazione di una diagnosi:
            – è necessaria per dare e avere un senso univoco per un vasto numero di profes-
               sionisti;
            – è necessaria per elaborare un piano di trattamento;
            – è necessaria per confrontare le proprie ipotesi sul funzionamento psichico di un
               individuo con le informazioni presenti nella letteratura clinica ed empirica.
               Essendo una psicoterapeuta di impostazione cognitivo-comportamentale, fare
            diagnosi per me è utile per orientare il mio trattamento, ma senza nessun tipo di dog-
            matismo o rigidità.
               Chiunque abbia esperienza clinica può rilevare che alcuni dei problemi presen-
            tati dai pazienti, fonti di notevoli sofferenze e assai invalidanti per gli stessi, non ri-
            entrano necessariamente in classificazioni diagnostiche categoriali, né sono sempre
            disponibili linee guida per il loro trattamento. È necessario avere molta padronanza
            diagnostica, ma questa non deve limitare la nostra comprensione dell’individuo che
            abbiamo di fronte nella sua “unicità”.
               È necessario avere una giusta elasticità per considerare che ogni individuo con
            specifici disturbi di personalità ha una propria vicenda personale, familiare, cultura-
            le, una propria sofferenza unica e irrepetibile, diversa da ogni altro individuo con lo
            stesso disturbo di personalità e quindi con la stessa diagnosi e di conseguenza non è
            né corretto né giusto appiattire questa singolarità. Allo stesso tempo non è possibi-
            le, né giusto negare che questi disturbi di personalità, che potrebbero originare an-
            che delle patologie, siano caratterizzati da alcune caratteristiche comuni, poiché l’i-
            dentificazione di queste ultime consente di fare riferimento a possibili trattamenti ef-
            ficaci, di usare un linguaggio comune per riuscire a comunicare con altri operatori
            riducendo gli equivoci e ottenendo un comune accordo riguardo al trattamento per
            una risoluzione della sofferenza di un individuo.
               In ogni processo diagnostico si avverte la necessità di capire il confine tra le dif-
            ficoltà e la sofferenza della persona che si ha in carico e quanto queste sofferenze pos-
            sano essere riscontrate e accomunate ad altri individui. Si avverte cioè l’importanza
            di discernere il riconoscimento di peculiarità e caratteristiche che sono proprie del-
            la singola vita di quella persona dal riconoscimento di costrutti teorici generalizza-
            bili che possono essere applicati a gruppi di individui che condividono caratteristi-
            che comuni invarianti.
               La storia dell’individuo è per me di notevole importanza perché riesco a coglie-
            re il suo vissuto soggettivo e soprattutto i pensieri e le convinzioni che sono coinvol-
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