Page 122 - La coppia intrappolata
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108 5 Come uscire da un aggancio nevrotico: lo schema terapeutico
5 perciò il principale ruolo del clinico è di agire come un catalizzatore. In questo ruo-
lo il terapeuta è responsabile di aiutare il paziente a riconoscere nuove possibilità”
(Erickson, 1964).
5.4.4 Lavorare sui meccanismi di difesa
I meccanismi di difesa che il succube ha messo in atto sono stati fondamentali per
lui per gestire l’ansia, ridurre le tensioni e ritrovare uno pseudoequilibrio. Questi
meccanismi si verificano a livello inconscio e tendono a semplificare la realtà
distorcendola in modo tale che il succube possa illudersi di affrontare la sua vita in
modo più efficace. Il succube è in difficoltà perché ha fatto troppo ricorso a questi
meccanismi di difesa al punto tale che questi interferiscono con la sua capacità in-
dividuale di distinguere ciò che è reale da ciò che non lo è. Quindi, il lavoro in psi-
coterapia consiste nell’aiutare il succube a ritrovare i suoi meccanismi di difesa e a
portarlo a fargli capire come questi impediscano la sua crescita personale.
5.4.5 Lavorare sulle emozioni e sull’orientamento di personalità
Nel lavorare con le emozioni è bene tenere sempre chiaro quale emozione stiamo
trattando e soprattutto da quale valutazione più o meno sommersa essa scaturisce.
Abbiamo già avuto modo di renderci conto nei capitoli precedenti delle emo-
zioni che prova il succube: per poterci lavorare in modo costruttivo è bene stabili-
re una priorità tra loro.
La rabbia è l’emozione con una maggiore forza distruttiva per il succube.
Il lavoro terapeutico è impostato sul fare in modo che il succube:
• riconosca la rabbia;
• diventi consapevole riguardo al modo in cui si manifesta e/o non si esprima;
• comprenda la propria esperienza di rabbia;
• valuti quali sono gli ostacoli alla propria espressione di rabbia.
A questo punto entrerà in gioco anche la paura. La paura è una reazione autoli-
mitante alla quale il succube resta legato confondendola per uno scudo protettivo.
Quindi sarà necessario:
• individuare quali sono i pensieri che scatenano la paura;
• analizzarli, razionalizzarli e insegnare al succube come gestirli.
Tornando alla rabbia:
• comprendere quali sono le proprie espressioni inadeguate di rabbia;
• quali sono le conseguenze negative della rabbia inespressa: senso di colpa, de-
pressione, ansia, atteggiamento autodistruttivo, atteggiamento autoaggressivo;
• quali sono i meccanismi per dissimulare la rabbia;
• permettere al succube di imparare ad affrontare in maniera sana la rabbia aven-
do acquisito consapevolezza e responsabilità;
• sviluppare risorse e risposte alternative positive per contrastare le precedenti
espressioni-reazioni di rabbia;