Page 125 - La coppia intrappolata
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5.4  Protocollo di lavoro per liberare il succube dall’aggancio nevrotico   111


           •  insegnare il dialogo interiore realistico;
           •  lavorare sull’autostima individuando obiettivi, aspettative e limiti realistici;
           •  identificare i fattori che influenzano negativamente l’autostima;
           •  favorire il superamento dei sentimenti negativi che il succube rivolge a se stesso;
           •  favorire e stimolare un dialogo interiore e l’espressione di affermazioni positive.
              Nella seconda fase le aree da “ristrutturare” hanno i seguenti obiettivi terapeu-
           tici: il succube ha strutturato un orientamento di personalità caratterizzato da un es-
           sere eccessivamente ipercritico con se stesso, intransigente, severo, rigido, legato a
           un forte senso del dovere a discapito dei propri bisogni e delle proprie esigenze. Per-
           fezionista, con degli standard interiorizzati molto rigidi; eccessiva dedizione al la-
           voro, al sacrificio per la realizzazione di un impegno preso, con esclusione delle at-
           tività di svago e delle amicizie. Quindi gli obiettivi terapeutici sono:
           •  lavorare per il riconoscimento da parte del succube dei pensieri automatici. Per
              esempio: “Devo evitare di commettere errori per essere degno di valore” oppu-
              re “Commettere un errore significa aver fallito”, “Il fallimento è intollerabile”
              oppure “Devo avere perfettamente il controllo del mio ambiente così come di
              me stesso, la perdita di controllo è intollerabile” (questi sono alcuni esempi di
              convinzioni che sono più difficili da trattare e sono quelli che si prestano all’ag-
              gancio nevrotico con il dominante);
           •  lavorare per il riconoscimento dei pensieri dicotomici;
           •  lavorare per il riconoscimento del perfezionismo e insegnargli modalità di ridu-
              zione;
           •  esplorare le problematiche collegate al bisogno di controllo e la frustrazione as-
              sociata al perfezionismo;
           •  identificare i fattori interni ed esterni che scatenano i pensieri compulsivi;
           •  lavorare sulla dinamica dei pensieri compulsivi stimolando l’apprendimento di
              capacità per interromperli con comportamenti più adeguati;
           •  lavorare sui sensi di colpa e sull’ansia, quest’ultima può essere trattata con la
              desensibilizzazione sistematica;
           •  esplorare i sentimenti e i pensieri inaccettabili che non vengono espressi dal suc-
              cube;
           •  esplorare e trattare la paura che si associa all’espressione dei sentimenti e dei
              pensieri;
           •  proporre al succube di tenere un diario così potrà annotare i propri comporta-
              menti al fine di verificare e sviluppare un realistico programma d’intervento per
              diminuire la frequenza dei pensieri compulsivi e dei comportamenti ritualistici;
           •  rinforzare la capacità di focalizzare l’attenzione su altri pensieri idonei e sui com-
              portamenti positivi, gratificarlo per i risultati ottenuti;
           •  le ruminazioni ossessive sono molto difficili da interrompere, valutare con un
              neuropsichiatra se è il caso di dare una base farmacologica per aiutare il succu-
              be nell’ottenere risultati positivi;
           •  esplorare le dinamiche sottostanti le ruminazioni ossessive;
           •  favorire l’uso di tecniche di arresto del pensiero e insegnare al succube scelte
              che possano distoglierlo dalla ruminazione mentale (per esempio attività quali
              hobby, sport, attività fisiche varie ecc.);
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