Page 124 - La coppia intrappolata
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110 5 Come uscire da un aggancio nevrotico: lo schema terapeutico
5 e solidità della fonte e dal numero delle fonti concordanti. Il sistema cognitivo ten-
de a proteggere le credenze che hanno un’elevata centralità e un’elevata certezza per-
ché abbandonarle significherebbe rimanere senza significati in un’area importante
che riguarda la costruzione del Sé e dunque gli scopi del sistema stesso”(Miceli e
Castelfranchi, 1992; 1995).
E proprio in aiuto della costruzione di un Sé per così dire “nuovo” perché più
autentico e realistico, è necessario occuparci di rinforzare “gli aspetti fragili” che
il succube vive riguardo al proprio orientamento di personalità.
Il passo successivo quindi è quello di lavorare in una prima fase nel ridurre la
dipendenza affettiva e aumentare l’autostima (è l’aspetto principale) e in una secon-
da fase lavorare sull’orientamento di personalità ossessivo-compulsivo e sull’atteg-
giamento autofrustrante del succube.
Nella prima fase quindi le aree da “ristrutturare” hanno i seguenti obiettivi te-
rapeutici:
• modificare il comportamento dipendente del succube identificando le paure che
associa ai comportamenti di tipo autonomo. È fondamentale non spingere il suc-
cube nella direzione di un cambiamento se non si sente ancora pronto (avverrà
in seguito in modo molto naturale);
• portare all’evidenza di come determinati comportamenti dipendenti possano li-
mitare il succube nel soddisfacimento dei propri bisogni, nella partecipazione
ad attività di suo interesse;
• lavorare per il riconoscimento da parte del succube delle sue competenze e del-
le sue abilità e del suo valore complessivo;
• preparare il succube allo sviluppo di obiettivi adeguati, facilmente e gradatamen-
te attuabili (una scaletta di compiti graduali in base alle capacità che il succube
riscopre, per evitare la frustrazione e incoraggiarlo nel compiere passi succes-
sivi) finalizzati alla crescita personale e al cambiamento a livello comportamen-
tale;
• sviluppare la capacità di prendere decisioni insegnandogli abilità di risoluzione
di problemi;
• ridurre il suo atteggiamento svalutativo e il suo dialogo interiore autocritico, ri-
durre i vari comportamenti controproducenti;
• allenare il succube a una comunicazione assertiva utilizzando tecniche quali il
role playing e il role modelling per favorire l’apprendimento di questa nuova co-
municazione;
• con la desensibilizzazione sistematica e il training autogeno esporre il succube
alle varie situazioni ansiogene che vive con il dominante al fine di aumentare
una percezione di se stesso più forte e determinata;
• lavorare sulla paura di rimanere soli con la desensibilizzazione sistematica e uti-
lizzare validi modi per utilizzare il tempo a disposizione;
• valutare sempre le distorsioni cognitive contrastando le convinzioni irrazionali
del succube fornendo alternative plausibili;
• fornire sempre feedback e rinforzi positivi per l’impegno che il succube dimo-
stra e per i risultati ottenuti, soprattutto riconsiderando situazioni in precedenza
valutate negativamente, come riscontro oggettivo di cambiamento e di crescita;