Page 127 - La coppia intrappolata
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5.4  Protocollo di lavoro per liberare il succube dall’aggancio nevrotico   113


              A tal proposito, se se ne ravvisa la possibilità, nel senso che se l’individuo in
           oggetto predilige lavorare anche su un versante più diretto di presa di coscienza del-
           le emozioni e resistenze connesse, si può usare la tecnica dell’autopsicodramma im-
           maginario, detta anche la tecnica della sedia (terapia della Gestalt). Questa tecnica
           darà la possibilità di dare voce a diverse parti del sé o stati d’animo dell’individuo.
           Questo potrà animare e quindi liberare i diversi ruoli, le varie emozioni e i vari per-
           sonaggi che ha introiettato dentro di sé proiettando e improvvisando un dialogo se-
           dendo davanti a una sedia vuota. Questa tecnica, esplicitando le parti e scindendo-
           le, tende a rimetterle in contatto ripolarizzando gli stati emozionali, promuovendo
           il dialogo e l’integrazione tra le polarità opposte e in conflitto della personalità del-
           l’individuo.
              Giunti alla fine del protocollo è necessario verificare il grado di consapevolez-
           za e di autostima che l’individuo ha raggiunto. Non si può credere che una psico-
           terapia sia stata veramente efficace se non si restituisce alla persona che abbiamo
           preso in carico la propria consapevolezza. Nel corso di questo tipo di lavoro mi so-
           no resa conto che mentre tutti gli individui riescono a comprendere a livello cogni-
           tivo il concetto di consapevolezza, non è altrettanto esperienza comune utilizzare
           le stesse tecniche per entrare in contatto con la propria consapevolezza. Ci sono al-
           cuni individui che prediligono il versante cognitivo agendo direttamente sui pensie-
           ri e sulle convinzioni, altri che hanno necessità di lavorare direttamente sul corpo
           (per esempio utilizzando esercizi di bioenergetica). Sarà compito dello psicotera-
           peuta utilizzare le diverse tecniche per soddisfare la predisposizione dell’individuo
           in carico. Si è consapevoli quando si conosce e si comprende in piena coscienza un
           evento, una caratteristica, un’azione, una persona, un sentimento, una conseguen-
           za. Liberare il succube da un aggancio nevrotico è fondamentalmente renderlo pie-
           namente consapevole.
              “Avere piena coscienza significa vedere le cose come sono, senza tentare di mo-
           dificarle. Lo scopo è di eliminare le nostre reazioni alle emozioni inquietanti, fa-
           cendo attenzione a non respingere l’emozione stessa. La piena coscienza può cam-
           biare il nostro modo di relazionarci con le nostre emozioni e di percepirle, senza ne-
           cessariamente eliminarle” (Bennet Goleman, 2001).
              La consapevolezza è l’energia più grande che il nostro cervello ha a disposizio-
           ne. È solo la consapevolezza che racchiude in sé la capacità di trasformarci. È le-
           gata al presente e a uno stato mentale transitorio, un momento perfetto in cui la co-
           scienza è al suo massimo livello e godiamo del giusto insieme di presenza, lucidi-
           tà, calma interiore e apertura mentale. La nostra mente ci spinge naturalmente alla
           consapevolezza, ma raggiungerla non è qualcosa di automatico. Pur essendo pre-
           sente in tutti noi come una dote innata ha necessità di essere coltivata, alimentata e
           soprattutto allenata. Con la psicoterapia rimuoviamo gli ostacoli interni che ci im-
           pediscono di vivere pienamente l’“illuminazione” che la mente avverte vivendo la
           consapevolezza. Quindi rimuoviamo il pensiero nevrotico e ossessivo, quella cap-
           pa di ignoranza (intesa come mancanza di conoscenza) in generale, un carattere dif-
           ficile e chiuso, la visione distorta della vita, gli atteggiamenti mentali negativi e li-
           mitanti, la mancanza di organizzazione e focus, tutte le convinzioni distorte, rego-
           le e schemi limitanti e tanto altro. È necessario mantenere tutto questo attivo e pron-
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