Page 103 - La coppia intrappolata
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4.1 Razionalità e vulnerabilità 89
Non si può pensare di essere soddisfatti della propria vita senza dedicarsi a un
qualsiasi impegno che per noi assume importanza e che ci permetta di usare creati-
vità, abilità, capacità che nel corso degli anni, nella nostra evoluzione, abbiamo ac-
quisito. Qualcosa che ci impegna nel nostro “tempo libero” e che ci dia l’opportuni-
tà di sperimentare una diversa progettualità, un diverso impegno, e una diversa gra-
tificazione. Tutta energia nuova che mettiamo in circolo dentro di noi e che ci aiuta
a gestire gli altri settori e aree della nostra esistenza.
Anche se cambiare e quindi rompere schemi precedenti non è mai facile potrem-
mo iniziare a considerarlo un processo per una nuova sfida stimolante che alla fine
risulterà appagante per noi stessi. È il passo successivo dopo esserci messi al centro
del nostro interesse.
Bisogna considerare la vita come un insieme di strategie e giochi, e il cambia-
mento è un momento di passaggio da un gioco a un altro, da un gioco vecchio a un
gioco nuovo. Questo dovrebbe richiedere entusiasmo, nuova energia, non paura e ti-
mori, e tanto meno resistenze.
Il cambiamento porta a una nuova e positiva definizione di se stessi, dando la sen-
sazione di acquisire sempre più nuova padronanza di sé. Questa padronanza porta in
sé una certa dose di inebriamento, una spinta che non porterà più a ripercorrere il vec-
chio schema di cercare conferma nel rapporto affettivo, e porterà invece a intuire che
dentro di noi c’è una parte ancora da scoprire e utilizzare che è indispensabile: la ca-
pacità di sopravvivere. Questa capacità di sopravvivere, insita in noi, porta sempre
più alla ricerca di uno stare bene con se stessi e vivere pienamente. Più ci daremo il
permesso, per così dire, ci autorizzeremo a darci fiducia, più potremo avvertire quan-
to siamo più forti.
Sperimentare comportamenti nuovi e diversi all’inizio non è mai facile, ma è in-
coraggiante sapere che può diventarlo con la pratica.
La ricompensa è lo sprigionarsi di tutte le energie positive, l’eccitazione, la for-
za, l’intelligenza, l’attenzione, l’affetto e l’amicizia. La sensazione di appagamento
e di libertà non avrà prezzo.
Giacché nella vita ogni esperienza deve risultare maestra di qualcosa, come si può
trasformare un’esperienza così devastante quale quella di un aggancio nevrotico in
un’occasione di arricchimento e crescita per la propria personalità?
Per quanto strano possa sembrare, “la capacità di provare dolore e disagio costi-
tuisce un importante elemento di adattamento” (Mahoney, 1977). Con questo non bi-
sogna concludere nel dire che soffrire è bello, ma che la vita è fatta in modo tale che
le esperienze dolorose costituiscono una parte indispensabile della capacità di soprav-
vivere. Sarà la nostra capacità di provare sensazioni che ci aiuterà a valutare ed evi-
tare situazioni che minaccino la nostra vita. Le bruciature, le contusioni date dalle
cadute, i tagli che ci siamo fatti durante il periodo dell’infanzia contribuiscono tutti
a renderci consapevoli di un ambiente che può essere minaccioso, ma che è anche
fonte di appagamento.
Recenti esperimenti compiuti dai ricercatori nel campo dello stress indicano che
persino un cambiamento positivo è un’esperienza che sottopone a tensione e l’affron-
tarlo si traduce spesso in disagi per la persona, tali da porre nuove richieste alle sue
risorse. Utilizzare queste risorse significa utilizzare la resilienza.