Page 102 - La coppia intrappolata
P. 102
88 4 Come uscire da un aggancio nevrotico: riconoscere e risolvere il problema dal punto di vista dell’individuo
4 cessi energetici. Questi processi, che potremmo identificare in produzione di ener-
gia attraverso la respirazione e il metabolismo e la scarica di energia nel movimen-
to, sono le funzioni basilari della vita.
La quantità di energia di cui si dispone e l’uso che se ne fa determinano il mo-
do in cui si risponde alle situazioni della vita. È ovvio che si affrontano con più ef-
ficacia se si dispone di più energia da tradurre liberamente nel movimento e nell’e-
spressione.
Il corpo e la mente funzionalmente sono identici: cioè quello che succede nella
mente riflette quello che succede nel corpo e viceversa. I processi energetici del cor-
po sono in relazione con lo stato di vitalità del corpo. Più si è vivi, più energia si ha
e viceversa.
La rigidità o la tensione cronica diminuiscono la vitalità e abbassano l’energia.
Alla nascita, un organismo è nel suo stato più vivo e fluido; alla morte la rigidità è
totale. Non possiamo evitare la rigidità che viene con l’età, ma ciò che possiamo evi-
tare è la rigidità dovuta alle tensioni muscolari croniche risultanti da conflitti emo-
tivi irrisolti. Ogni stress produce uno stato di tensione nel corpo. Normalmente la ten-
sione scompare quando lo stress è stato eliminato. Le tensioni croniche tuttavia per-
sistono, anche dopo la scomparsa dello stress che le ha provocate, sotto forma di at-
teggiamenti corporei o assetto muscolare inconscio. Queste tensioni muscolari cro-
niche disturbano la salute emotiva abbassando l’energia dell’individuo, limitandone
la motilità (cioè il naturale e spontaneo gioco e movimento della muscolatura) e l’au-
toespressione. Diventa necessario quindi alleggerire questa tensione cronica, se si vuo-
le che l’individuo riacquisti piena vitalità e benessere emotivo.
Quanta energia abbiamo bloccato con la tensione e pressione psicologica data da
un aggancio nevrotico? Ce lo siamo mai chiesto? Ci abbiamo mai riflettuto?
Nel percorso di scoperta e guarigione è necessario sentire e sciogliere i bloc-
chi che hanno ingabbiato la nostra energia e le nostre potenzialità, facendoci vive-
re male.
Raggiungere uno stato di benessere vuol dire soprattutto percepire energia e
gioia nel corpo, sentirsi a proprio agio nella propria pelle. Per ottenere un risultato
del genere occorre non solo avere determinazione e buona volontà, quindi motiva-
zione, ma impegnarsi a ritrovare un altro modo di vedere se stessi e gli altri, un mo-
dificare il proprio modo di essere nel mondo, facendo propria un’altra visione del mon-
do, eliminando così tante resistenze. Solo in questo modo si potranno riannodare i
mille fili che uniscono indissolubilmente la psiche al soma e avere una vera armo-
nia.
Ora, per dirigere al meglio il recupero energetico bisogna convogliare tutte le ener-
gie negative, compresa la rabbia che spesso è paralizzante, in una grande grinta che
ci dà l’opportunità di occuparci di noi stessi. Noi stessi al centro del nostro interes-
se, delle nostre attenzioni, potremmo ribaltare la situazione nel tramutare un perio-
do così grigio nel periodo più bello della nostra vita. In fondo è vero il detto popo-
lare “non tutti i mali vengono per nuocere”.
Se non aveste vissuto l’esperienza di un aggancio nevrotico, non avreste mai po-
tuto avere l’occasione di potervi occupare pienamente di voi stessi, né di scoprire quan-
to in realtà è il proprio valore!