Page 101 - La coppia intrappolata
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4.1 Razionalità e vulnerabilità 87
e non si trasporta quindi fuori di sé, ci si ritorcerà contro rendendo ancora più con-
fusa la situazione, facendoci sperimentare sensi di colpa, sentimenti di inferiorità e
inadeguatezza che non sono però reali. Se riusciremo a investire questa rabbia del-
l’opportuno significato per trarne forza da utilizzare per noi stessi, avremo fatto
buon uso di un’energia che altrimenti avrebbe contribuito ancora di più a devastar-
ci, fiaccandoci in maniera irreversibile.
La rabbia è un’emozione, una reazione affettiva intensa, la sua insorgenza può
essere acuta e di durata più o meno breve, dipende dalla capacità dell’individuo, è
qualcosa di molto soggettivo, ma provoca inevitabilmente una modificazione a livel-
lo vegetativo, somatico e psichico. Bisognerebbe accettarla, ma soprattutto esprimer-
la per liberarla.
Un giorno si avrà la sensazione di poter dirigere di nuovo la propria vita, ma al
momento è bene concentrarsi su un compito per volta tenendo a distanza e bloccan-
do ogni tipo di pensiero che ci collega al ricordo di lei o di lui. Sia un momento di
malinconia che uno di rabbia o di disprezzo è pur sempre un momento che stiamo
sciupando, non ci stiamo occupando di noi stessi bensì siamo ancora ancorati all’ag-
gancio nevrotico con tutte le varie elucubrazioni mentali. Elucubrazioni che lascia-
no il tempo che trovano, ma che consumano le nostre energie.
La sofferenza che si prova passerà di sicuro, è necessario dirigere la nostra men-
te su pensieri positivi anziché pensieri che potrebbero intrappolarci ancora di più. Ba-
sta vivere nel passato, ricordare di come era bello all’inizio, diamo anche un’occhia-
tina a quanta infelicità abbiamo accumulato dentro di noi. Pensiamo pure a quanta
energia abbiamo bloccato dentro di noi. Di quanta vitalità ci siamo privati.
Forse sarebbe opportuno dedicare qualche riga in più per spiegare questa ener-
gia alla quale spesso faccio riferimento. Nel corpo umano è presente un’energia vi-
tale, comunque essa si manifesti, e cioè in fenomeni psichici o in movimenti soma-
tici, viene semplicemente definita bioenergia. I processi psichici, come pure quelli
somatici, sono determinati dall’azione della bioenergia e tutti i processi vitali si pos-
sono ridurre a sue manifestazioni. Questo concetto ci risulta abbastanza chiaro e com-
prensibile, ma poi nella realtà commettiamo l’errore di occuparci troppo di tutti quei
problemi e difficoltà che sono in rapporto con il mondo esterno: persone, realtà, si-
tuazioni ecc.
Paradossalmente proprio oggi che viviamo in una società dell’immagine, che sem-
bra basare tutte le sue ossessioni sulla fisicità, sulla bellezza e sulla salute, in realtà
ci si è completamente dimenticati proprio del corpo, riducendolo da forza dirompen-
te di soggetto a oggetto, merce di scambio, status symbol.
Ci si accosta sempre più al mondo dall’esterno. Il contatto è sempre dalla super-
ficie verso l’interno, e, per quanto profondamente si penetri nella vita intima e nei
processi biologici più profondi, i fenomeni in superficie non sono mai ignorati o tra-
scurati.
Tutti i problemi che presentiamo sono basati sempre su di una difficoltà col mon-
do esterno. In questo aspetto della propria individualità si è portati a non cogliere l’u-
nità del processo biogenetico, ma a esprimere la dicotomia nel rapporto corpo-men-
te, dove ogni sfera agisce e reagisce con l’altra.
La bioenergetica è un modo di comprendere la personalità in termini dei suoi pro-