Page 16 - Il grande dizionario della metamedicina
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emozioni.
     Ho spesso avuto a che fare con persone che mi hanno riferito di aver sofferto di acufene dopo la morte di un loro
     caro e nella maggior parte dei casi si trattava di persone che facevano di tutto per non lasciar trasparire le loro
     emozioni.
     Qual è la pressione interna di cui mi carico attraverso i miei monologhi interiori?
     Mi  dico:  «Bisogna  che  finisca  quello  che  ho  iniziato…  Devo  resistere…  Devo  riuscirci…  Bisogna  che
     continui…» mentre in fondo al cuore vorrei potermi occupare di altro?
     Che cosa non voglio sentire nel mio intimo dato che non vedo soluzioni?
     È forse il bisogno di fermarmi, di mettere un termine al mio lavoro, di godere un po’ di più della vita, di andare
     in pensione?
     È  forse  la  tristezza  che  mi  pervade,  il  sentimento  di  solitudine  che  mi  fa  soffrire,  la  difficoltà  che  ho  a
     raggiungere la persona che amo?
     ADDISON: vedi Ghiandole surrenali.

     ADENOCARCINOMA:tumore maligno di una ghiandola o di un tessuto ghiandolare. Questa patologia è presente soprattutto
     nel cancro al seno, al colon, al pancreas, ai reni, come anche alle ghiandole salivari e ad altri organi (cfr. il tipo di
     tumore in questione).
     Dipende molto spesso da un grande turbamento emotivo dovuto a un trauma affettivo per la perdita di una persona
     cara.
     Ho vissuto una forte emozione di colpa, di dolore, di rifiuto, di abbandono, di accuse infondate dal mio partner,
     da mio figlio o da una persona di cui mi sento responsabile?
     → All’utero (per esempio):
     Ho vissuto forti emozioni riguardanti il mio ambito famigliare (il mio focolaredomestico, il mio o i miei figli)?

     ADENOFLEMMONE: infezione di una linfoghiandola.
     Ho difficoltà ad accettare il fatto che dovrò combattere contro questa malattia?
     ADENOIDI  o  VEGETAZIONI  ADENOIDI:tessuto  linfatico  della  mucosa  rinofaringea  con  funzione  di  difesa  dell’organismo  a
     livello delle vie respiratorie.
     →  Aumento  delle  vegetazioni  adenoidi:  il  sistema  linfatico  prolifera quando  ci  si  sente  minacciati.  Questa
     patologia compare spesso nei bambini che vanno all’asilo o che iniziano la scuola. Ci si potrebbe chiedere se è
     legata a una sensazione di insicurezza che il bambino prova quando è separato dalla mamma, verificandolo magari
     anche con lui.

     →  Adenoidectomia:  asportazione  chirurgica  delle  adenoidi.  Può  anche  essere  eseguita  assieme  a
     un’amigdalectomia (ablazione delle amigdale o tonsille, vedi Tonsille).

     Quali sentimenti viveva il bambino prima della crescita delle vegetazioni adenoidi? Si sentiva forse insicuro?
     Aveva bisogno di essere rassicurato che la madre lo amava o che non lo avrebbe mai abbandonato?

     ADENOMA: piccolo tumore benigno di una ghiandola formato dall’epitelio di un organo. È sovente legato a una ferita
     affettiva provocata da una persona che amiamo in modo particolare.
     La persona può essere il nostro partner, un genitore, un figlio o un amico…
     La ferita può entrare in risonanza con un trauma da rifiuto o da abbandono vissuto nell’infanzia.
     Ho vissuto una situazione che mi ha destabilizzato affettivamente, che mi ha profondamente toccato?
     ADENOPATIA:rigonfiamento  di  uno  o  più  linfonodi  localizzati  soprattutto  nel  collo,  nelle  ascelle  e  nella  regione
     inguinale, di natura infiammatoria o tumorale (vedi Linfonodi).
     ADERENZE:esistono aderenze fisiologiche normali e aderenze patologiche. Le prime hanno il compito di mantenere gli
     organi (colon, reni e milza) all’interno del peritoneo.
     → Aderenze patologiche: tessuto fibroso che unisce organi normalmente divisi tra loro.
     Benché alcune siano congenite, la maggior parte si forma nei processi di cicatrizzazione di piaghe o bruciature, dopo
     un intervento chirurgico o un trattamento di crioterapia. Tuttavia, non tutte le persone che si sottopongono a interventi
     chirurgici sviluppano aderenze, così come è possibile averne in seguito a un intervento chirurgico e non dopo un
     altro. Ciò può essere spiegato dall’intensità dell’infiammazione che può creare un calore intenso, diverso da una
     situazione a un’altra e da persona a persona.
     I  trattamenti  di  crioterapia  ne  sono  un  esempio,  e  la  cosa  si  spiega  abbastanza  facilmente.  Quando  mettiamo  un
     cubetto  di  ghiaccio  sulla  pelle,  il  corpo  reagisce  aumentando  il  calore  in  modo  da  compensarne  la  perdita.  Un
     cubetto può avere una temperatura di -20 °C. Possiamo immaginare la compensazione che viene a crearsi a livello
     dei tessuti quando vengono a contatto con azoto liquido raffreddato a -196 °C. Il corpo reagisce producendo un
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