Page 23 - Ginnastica posturale funzionale
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titolo: Ginnastica Posturale Funzionale®
Vanni Jeni
suo allungamento (energia potenziale), più la tensione che il mu-
scolo sviluppa nella sua fase concentrica, nel suo accorciamento
(energia cinetica). L’energia potenziale che il muscolo ha accumu-
lato nel suo prestiramento ci viene restituita attraverso il riflesso
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miotatico (ritorno elastico).
Facciamo un esempio; immaginiamo di salire su una sedia ed
eseguiamo un salto verso il pavimento.
Quando prenderemo contatto col terreno, i quadricipiti femo-
rali si allungheranno per attutire la caduta e immediatamente
dopo eseguiremo un secondo salto verso l’alto.
Il secondo salto svilupperà un’energia esplosiva, poiché la
forza che il muscolo sviluppa (nel secondo salto) sarà il risul-
tato dell’energia potenziale che aveva accumulato nell’attutire
il primo salto, più l’energia cinetica che produce nella contra-
zione quando il quadricipite femorale si accorcia (nella fase
concentrica) .
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Il muscolo produce attraverso la sua contrazione sempre 10N
(come nel caso precedente), ma ha prodotto energia attraverso il
consumo dei substrati energetici inferiori per l’energia prodotta,
con un risparmio energetico importante.
Immaginiamo a questo punto un bambino di sei mesi, che se
preso dalle mani punta i piedi sul pavimento per cominciare ad
imparare a porsi in posizione eretta. Ancora il bambino non è
capace di produrre una forza muscolare considerevole per sol-
levare il peso del suo corpo. Allora egli, per potersi sostenere, fa
ricorso quasi esclusivamente all’energia potenziale che accumula
allungando e rilasciando la muscolatura degli arti inferiori. Egli
molleggerà sulle anche e le ginocchia, tenendosi con le mani, pro-
ducendo contrazioni pliometriche.
17 Ibidem.
18 De Pascalis, P., A scuola di fitness, Calzetti Mariucci, Ponte S. Giovanni,
2009.
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