Page 21 - Ginnastica posturale funzionale
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titolo: Ginnastica Posturale Funzionale®
Vanni Jeni
Se prendiamo in considerazione la flessione del gomito, il muscolo
bicipite brachiale viene definito agonista, poiché è quello che accor-
ciandosi diminuisce il raggio di curvatura dell’articolazione. Questo
si contrarrà in modo concentrico (accorciandosi) per svolgere la sua
azione. Nello stesso tempo, il muscolo tricipite brachiale, che defini-
remo antagonista, si contrarrà in modo eccentrico. Esso si allungherà
mantenendo un tono muscolare in modo tale da stabilizzare l’azione
dell’agonista e rendere il movimento fluido e stabile.
Immaginiamo un carro che corre libero in discesa, contempo-
raneamente azionato da due forze: una posta sul davanti che asse-
conda la sua discesa e l’altra posta dietro che ne frena la caduta. Il
bicipite brachiale è la forza che determina la velocità di accorcia-
mento, mentre il tricipite brachiale determina il freno gestendo la
velocità di accorciamento.
Il ROM dell’articolazione è la risultante della gestione delle due
forze. Se esse sono adeguate e in sinergia, permettono che una
possa essere superiore all’altra per eseguire movimenti nello spa-
zio con libertà e coordinazione.
Interroghiamoci a questo punto sulla natura di queste due forze.
Ogni forza è soggetta alle leggi della dinamica. La forza è pro-
porzionale alla massa per l’accelerazione. Nel nostro caso, in par-
ticolare, la forza che un muscolo può sviluppare (il bicipite bra-
chiale nella flessione del gomito) dipende dalla massa che deve
spostare (l’avambraccio) e dall’accelerazione di accorciamento
che impartisce.
L’accelerazione dipende da due fattori:
1. L’energia che il bicipite brachiale sviluppa nella sua
contrazione concentrica;
2. L’energia che il suo antagonista (il tricipite brachiale)
sviluppa per impartire il freno.
Si è soliti pensare che l’energia che un muscolo produce è il
risultato della tensione che sviluppa nel suo accorciamento o nel
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