Page 18 - Ginnastica posturale funzionale
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titolo: Ginnastica Posturale Funzionale®
ginnastica posturale funzionale
Rimandiamo alla classificazione di Mézières, come descritto in
precedenza, in merito all’organizzazione fasica e tonica delle ca-
tene muscolari.
Uno o più dei muscoli che compongono la catena muscolare
cinetica più risultare irrigidito o atonico inficiando il passaggio
preferenziale di tono e il dialogo tra centro e periferia.
Risulta chiaro che l’intervento mirerà a ristabilire la fasicità e il
tono di quei muscoli che non permettono il passaggio di tensio-
ne, ma l’intervento non deve limitarsi solo a questo. L’allenamen-
to verterà sulla riorganizzazione di tutta la distribuzione di forze
della catena muscolare in cui il muscolo è inserito.
Risulterebbe più semplice limitarsi a un allenamento settoriale
per ristabilire forza e tono di un muscolo, ma il movimento che
quel muscolo ripristina non è quello reale!
Nella realtà il movimento di un muscolo, a rischio di essere pe-
danti nel ribadirlo, è in relazione alla catena muscolare in cui quel
muscolo è inserito per svolgere un movimento o un gesto che sia
funzionale al contesto in cui deve essere eseguito.
Per semplificare il lavoro, prenderemo in considerazione sol-
tanto le catene muscolari cinetiche che più interessano la pratica
rieducativa posturale e descriveremo i muscoli principali che le
compongono e che devono essere coinvolti durante le esperienze
descritte.
Tra queste consideriamo:
1. Grande Catena Respiratoria (inspiratoria ed
espiratoria);
2. Grandi Catene Anteriori e Posteriori;
3. Catena dell’Arto Superiore (anteriore e posteriore);
4. Catena dell’Arto Inferiore (anteriore e posteriore).
Le esperienze di seguito descritte faranno riferimento alla Gran-
de Catena Respiratoria (Cap. 4) e alle Grandi Catene Anteriori e
Posteriori (Cap. 6).
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