Page 248 - Come vivere più a lungo
P. 248
vano tali dosi. Quando il medico lo veniva a sapere, rispondeva: «Lei ha dato
ascolto a Linus Pauling, quel ciarlatano», quando non usava espressioni più
volgari e più forti. Negli ultimi anni, i pazienti mi vanno riferendo che il medi-
co risponde loro: «Non può essere effetto della vitamina C, ma continui a pren-
derla!» oppure, se il paziente non aveva confidato che cosa aveva preso: «Non
so che cosa ha fatto, ma continui a farlo». Una dozzina di anni fa, io ero una
«persona non gradita» nelle facoltà di Medicina. Negli ultimi anni ho parlato
parecchie volte sulle vitamine sia presso le facoltà mediche sia in convegni me-
dici: dieci volte nel 1984. Il 14 novembre 1984, per esempio, ho parlato del va-
lore della dietetica a un vasto pubblico nel Jefferson Medical College di Fila-
delfia, su invito della Divisione di Gastroenterologia e del Jefferson Nutrition
Program. Dopo la conferenza, uno dei professori di medicina mi disse: «Fino a
due ore fa credevo che le vitamine assunte in dosi superiori a quelle della RGR
non fossero efficaci. Adesso ho cambiato opinione, in seguito ai fatti che lei ha
presentato».
Sempre durante il 1984 ho tenuto venticinque conferenze a gruppi interes-
sati ai problemi sanitari, o a gruppi di profani, e ho parlato alla televisione e
alla radio, Non v'è dubbio che il pubblico mostra grande interesse all'idea di
migliorare la propria salute prendendo dosi ottimali di vitamina C e di altre so-
stanze nutritive. Nel novembre 1984 ho partecipato al programma televisivo
serale di Toronto chiamato «Speaking. Out». Gli spettatori potevano telefonare
alla rete televisiva e votare in risposta a una domanda sulle vitamine. La stazio-
ne televisiva ricevette 25.229 telefonate nel corso del programma. Mi fu detto
che era stata la risposta popolare più vasta riscossa da un programma nella sto-
ria di quella rete televisiva.
Questo grande interesse popolare per il miglioramento della nutrizione sta
ora avendo una certa influenza sull’establishment medico. Credo sia giunto il
momento che la medicina ortomolecolare sia riconosciuta non solo quale cam-
po di specializzazione, ma anche da tutti i medici e i chirurghi affinchè inclu-
dano nei loro trattamenti i miglioramenti dietetici per aiutare i loro pazienti.