Page 253 - Come vivere più a lungo
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idrocloruro di metapirilene, nonché 5 mg.  di destrometorfano bromidrato, un

          antitussigeno,  e ancora un po' di fenacitina,  salicilamide  e altre sostanze. Lo
          Handbook of Poisoning. (Manuale di avvelenamento; Dreisbach, 1969) riporta
          che  la  morte di un  bambino  in  tenera età era stata causata  da 100 mg.  di
          metapirilene (114 mg. dell'idrocloruro). La morte di almeno venti bambini era
          stata provocata da avvelenamento accidentale da antistaminici.  La dose letale

          stimata per questi  avvelenamenti è compresa tra i 10 e i 50 mg. per chilo-
          grammo di peso corporeo per molti antistaminici.

              Queste sostanze sono più tossiche dell'aspirina: uno o due grammi possono
          provocare la morte di un adulto. Tutte queste medicine provocano spesso effet-
          ti collaterali, come sonnolenza e capogiri, anche se prese nelle dosi consigliate.

          Sulle  confezioni  vi è, di solito, un avvertimento sulla  possibilità  di avvelena-
          mento, per esempio «Tenere fuori dalla portata dei bambini.

              In caso di ingestione  accidentale, consultare immediatamente un medico».
          Inoltre, spesso compare un avvertimento più esteso, del tipo seguente:

              «ATTENZIONE:  i bambini  sotto i dodici anni devono usare questa medicina

          solo sotto la sorveglianza di un medico. Se i sintomi persistono o sono abitual-
          mente gravi, consultate un medico. Non superate le dosi consigliate. Non fate-
          ne un uso frequente o prolungato. Se si manifesta  eccessiva secchezza delle
          fauci,  diminuite  la dose. Interrompete l'uso se si manifestano polso frequente,

          capogiri, arrossamene della pelle,  offuscamento della vista. Durante il tratta-
          mento non guidate l'automobile e non fate funzionare macchinari perché questo
          preparato può provocare sonnolenza. Le persone affette da ipertensione, distur-
          bi cardiaci,  diabete, disfunzioni  tiroidee,  glaucoma o pressione  intraoculare

          alta, così come le persone anziane (che possono soffrire  di glaucoma non dia-
          gnosticato o di un'eccessiva pressione  intraoculare non diagnosticata) devono
          usarlo solo sotto controllo medico. Le persone con glaucoma non diagnosticato
          possono avvertire dolore all'occhio; se questo accade, interrompete l'uso e ri-

          correte immediatamente al medico».

              Il destrometorfano bromidrato, che abbiamo citato sopra come un antitussi-
          geno, tiene sotto controllo  i forti accessi di tosse esercitando un'azione depres-
          siva sul cervello. Anche una sostanza affine, la codeina (sotto forma di fosfato)
          viene spesso prescritta dai medici contro una forte tosse, in una dose che va dai

          15 ai 60 mg, da prendersi ogni tre o quattro ore. Alcune medicine contro il raf-
          freddore per le quali non è richiesta la prescrizione medica contengono l'alca-
          loide belladonna (solfato di atropina, solfato di iosciamina, scopolamina bromi-

          drato) in quantità fino a 0,2 g. per capsula. Queste sostanze servono a dilatare i
          bronchi e prevenirne lo spasmo. Sono fortemente tossiche: come dose letale per
          i bambini possono bastare 10 mg. Gli effetti collaterali che possono verificarsi
          in seguito a dosi normali sono secchezza delle fauci, vista annebbiata, rallenta-
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