Page 252 - Come vivere più a lungo
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così che l'aspirina riduce l'arrossamento, il dolore e il gonfiore tipici dei tessuti

          infiammati;  essa è uno  dei pochi farmaci  di cui  conosciamo  il  meccanismo
          d'azione nel corpo umano.

              Tale è la natura di questo «innocuo» rimedio casalingo, prescritto dai medi-
          ci per telefono senza neppure la visita a domicilio. Si è riscontrato che la vita-
          mina C ha un'azione simile  a quella dell'aspirina nell'inibire la sintesi di alcune

          prostaglandine  (Pugh, Sharma e Wilson, 1975; Sharraa, 1982). Può essere così
          spiegato il motivo  dell'efficacia di forti dosi di vitamina  C nel controllo  delle
          infiammazioni,  della febbre e del dolore. Tuttavia, la vitamina  C differisce dal-
          l'aspirina  in quanto aumenta il tasso di sintesi  della  PGE1 (Horrobin,  Oka e
          Manku, 1979). Horrobin,  Manku e colleghi (1979) hanno  messo in luce che

          questa prostaglandina è implicata  nelle  funzioni  linfocitarie  e in altri processi
          del sistema immunitario, nell'artrite reumatoide, in varie malattie autoimmuni,
          nella sclerosi multipla  e nel cancro. Ulteriori ricerche sulle relazioni tra vitami-

          na C e varie prostaglandine potranno fare più luce sulle notevoli proprietà della
          vitamina C. Al momento, vale la pena di tenere presente che una maggiore as-
          sunzione  di vitamina  C può ovviare alla  necessità di prendere l'aspirina  o un
          farmaco simile.

              Il suo effetto di lenire il dolore nei malati di cancro è stato segnalato da Ca-

          meron e Baird nel 1973; è stato riferito anche a proposito del mal di testa, del-
          l'artrite, del mal di denti e del mal d'orecchie. A differenza dell'aspirina, la vita-
          mina C è una sostanza presente naturalmente nei tessuti dell'organismo.

              Numerose altre sostanze affini all'aspirina  hanno proprietà analgesiche (di-
          minuiscono la sensibilità  al dolore) e antipiretiche (abbassano la febbre) e sono

          presenti in alcuni rimedi popolari per il raffreddore. Una di esse è la salicilami-
          de (l'amide dell'acido salicilico), che ha circa la stessa tossicità dell'aspirina: la
          dose letale per un adulto va da 20 a 30 g.

              Le sostanze  analgesiche  affini,  acetanilide  (N-fenilacetamide), fenacetina
          (acetofenitidina) e acetaminofene  (P-idrossiacetanilide), vengono usate da sole

          o in associazione con altre sostanze farmaceutiche in numerose medicine per il
          raffreddore, in dosi che vanno dai 150 ai 200 mg. per compressa. Sono sostan-
          ze che danneggiano il fegato e i reni: una sola dose da 0,5 a 5 g. può provocare
          la  caduta  della  pressione,  un  cattivo  funzionamento  renale, e la  morte  per

          scompenso respiratorio.

              Molte delle medicine per il raffreddore disponibili senza ricetta medica non
          contengono solo aspirina e altri analgesici, ma anche un antistaminico e un pre-
          parato contro la tosse. Per esempio, un preparato che, secondo quanto è scritto
          sulla  confezione, procura «rapido sollievo temporaneo dai sintomi del raffred-

          dore, dalla tosse, dalla congestione dei seni nasali,  dalle cefalee e dai sintomi
          della  febbre da fieno» contiene  in  ogni  compressa 12 mg.  dell'antistaminico
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