Page 255 - Come vivere più a lungo
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a una di queste sostanze, che io qui chiamo X, anziché riportarne l'esatta
denominazione, in quanto non differisce molto dalle altre.
Controindicazioni
Non si deve usare X per pazienti che in precedenza hanno mostrato ipersen-
sibilità a X, o per individui soggetti a broncospasmo, polipi nasali e angioede-
ma, provocati da aspirina o altri farmaci antinfiammatori non steroidei.
Possibili effetti collaterali
Ulcere peptiche, perforazioni o sanguinamento gastrointestinale (talora gra-
ve, in qualche caso letale) sono stati riferiti in pazienti che avevano ricevuto X.
Se si deve somministrare X a pazienti con una storia di malattie del tratto supe-
riore gastrointestinale, occorre tenerli sotto stretto controllo medico (vedi Rea-
zioni negative).
Precauzioni d'uso
Come per altri agenti antinfiammatori, la somministrazione a lungo termine
negli animali provoca necrosi delle papille renali e patologie affini in ratti, topi
e cani. Sono stati riferiti disfunzione acuta renale e innalzamenti reversibili del-
la creatinina nel siero in concomitanza di X. Oltre a modificazioni reversibili
della funzionalità renale, sono state riferite nefrite, glomerulite, necrosi papilla -
re e sindrome nefritica durante il trattamento con X.
Anche se altri farmaci antinfiammatori non steroidei non hanno lo stesso ef-
fetto diretto dell'aspirina sulle piastrine, tutti i farmaci che inibiscono la biosin-
tesi della prostaglandina interferiscono in una certa misura con la funzionalità
delle piastrine. Poiché sono stati riferiti disturbi oftalmici in seguito all'assun-
zione di agenti antinfiammatori non steroidei, si raccomanda che i pazienti in
cui si manifestano disturbi alla vista durante il trattamento con X si sottoponga-
no a visita oftalmica. Come per altri farmaci antinfiammatori non steroidei, nel
15 per cento dei pazienti possono verificarsi innalzamenti dei valori relativi a
uno o più degli esami epatici.
Un paziente con sintomi e/o segni che suggeriscano disfunzioni epatiche, o
in cui siano stati riscontrati valori epatici abnormi negli esami del sangue, deve
essere tenuto sotto controllo durante la terapia con X, per verificare se si stiano
sviluppando reazioni epatiche più gravi.
Reazioni epatiche gravi, compreso l'ittero e casi letali di epatite, sono stati
riferiti in seguito ad assunzione di X. Anche se tali reazioni sono rare, nel caso
di persistenza o peggioramento di valori abnormi negli esami epatici, se sono
presenti segni e sintomi che suggeriscano una patologia epatica, oppure se si
manifestano reazioni sistemiche (per esempio, eosinofilia, eruzioni eccetera), si
deve interrompere l'assunzione di X (vedi anche Reazioni negative).