Page 254 - Come vivere più a lungo
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mento dei battiti cardiaci e ritenzione urinaria.
La fenilpropanolamina cloridrato (25 mg. per compressa in certe medicine
contro il raffreddore) e la fenilefrina cloridrato (5 mg. per compressa) diminui-
scono la congestione nasale e dilatano i bronchi. Questi farmaci, con altri affi-
ni, come l'epinefrina e l'anfetamina, sono anche costituenti delle gocce per il
naso.
Si stima che dall'1 al 10 per cento di coloro che usano queste gocce per il
naso abbiano delle reazioni a dosaggi eccessivi, come congestione nasale cro-
nica o modificazioni della personalità, con una dipendenza psichica dal farma-
co stesso. I decessi sono rari. La dose letale stimata per i bambini va dai 10 mg.
per l'epinefrina ai 200 mg. per la fenilpropanolamina.
I medicinali prescritti dai medici per il trattamento del raffreddore e di altre
affezioni polmonari contengono queste sostanze e altre ugualmente tossiche (o
anche di più) e hanno un'incidenza analoga di effetti collaterali.
Invece dell'avviso scritto sulle medicine contro il raffreddore «Tenere fuori
dalla portata dei bambini», penso che dovrebbe esserci questo:
«TENERE QUESTA MEDICINA FUORI DALLA PORTATA DI CHIUNQUE! USARE AL SUO POSTO
LA VITAMINA C!»
La popolazione degli Stati Uniti spende ogni anno circa 2 miliardi di dollari
in medicinali contro il raffreddore. Questi medicinali non prevengono i raffred-
dori. Possono diminuire un poco il disagio di chi è raffreddato, ma fanno anche
male, a causa della loro tossicità e dei loro effetti collaterali.
La vitamina C, presa nelle quantità giuste e al momento giusto, impedirebbe
alla maggior parte di questi raffreddori di svilupparsi e diminuirebbe molto l'in-
tensità dei sintomi nei casi in cui il raffreddore fosse già in corso. La vitamina
C non è tossica, mentre lo sono tutti i medicinali contro il raffreddore, molti dei
quali provocano seri effetti collaterali in numerose persone. Sotto tutti gli
aspetti è preferibile usare la vitamina C piuttosto che i pericolosi e solo parzial-
mente efficaci analgesici, antipiretici, antistaminici, antitussigeni, broncodilata-
tori, antispastici e depressori del sistema nervoso centrale, che costituiscono la
maggior parte delle medicine vendute per arrecare sollievo nel comune raffred-
dore.
I farmaci usati per tenere sotto controllo altre malattie possono avere effetti
collaterali ancora più gravi. Nel capitolo 24 ho parlato del successo ottenuto
dal dottor William Kaufman nel trattamento dell'artrite reumatoide, dell'o-
steoartrite e di disfunzioni meno gravi delle articolazioni, attraverso la sommi-
nistrazione di grandi quantità (circa 5 g. al giorno) di niacinamide, talvolta as-
sociata con altre vitamine. Il trattamento convenzionale è invece a base di aspi-
rina e sostanze farmaceutiche più forti. Ecco le raccomandazioni d'uso relative