Page 245 - Come vivere più a lungo
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pubblicarla, ritardandone così la pubblicazione  su un'altra rivista e impedendo

          a molti dei lettori dell'articolo originario di Herbert e Jacobs di venire a sapere
          che i risultati in esso contenuti erano sbagliati.

              Questi comportamenti fanno pensare che l'AMA cerchi di proteggere i me-
          dici americani da informazioni  contrarie ai loro pregiudizi.  I fatti dimostrano
          che l'AMA ha dei pregiudizi nei riguardi della vitamina C.

              La redazione  di  JAMA e i suoi consulenti  hanno  un compito  difficile  da
          svolgere. La medicina è un argomento estremamente complesso. In larga misu-

          ra essa è basata sulle scienze: fisica, chimica  fisica, chimica organica, biochi-
          mica, biologia molecolare, batteriologia, virologia, genetica, farmacologia e al-
          tre; ma essa stessa non è ancora una scienza. Nessuno può conoscere a fondo

          più di una piccola parte della medicina. Per di più, molti medici sono limitati
          nelle loro conoscenze scientifiche e non hanno fatto esperienze nel campo della
          scoperta scientifica; essi non sanno come accogliere e valutare le nuove idee.

              La letteratura medico-scientifica è ormai diventata così vasta che un redat-
          tore può formarsi la propria opinione solo in base a una piccola parte delle pro-

          ve esistenti.  Il curatore di JAMA può essere stato troppo occupato per appro-
          fondire la questione della vitamina  C. Il dottor Irvine  H. Page, illustre curatore
          di un'altra rivista medica, Modern Medicine, si muoveva su un terreno insicuro
          quando scrisse l'editoriale intitolato «Are Truth and Plain Dealing.  Going. Out

          of Style?» nel numero del 15 gennaio 1976. Page esordì con la seguente affer-
          mazione: «Quando persino ricercatori responsabili hanno usato tattiche equivo-
          che per promuovere le loro 'scoperte', non deve meravigliare se il pubblico per-
          de la fiducia nell’establishment scientifico».

              E continuava dicendo: «Per me, l'esempio più tragico di autoinganno è stato

          quello del dottor Linus Pauling, che ha vinto due volte un premio Nobel, allor-
          ché ha proposto e sfruttato l'uso di grandi dosi di vitamina C per il trattamento
          del raffreddore comune».

              Dopo uno scambio di corrispondenza, Page ritrattò le affermazioni che ave-
          va fatto su di me, nel numero del 1° luglio 1976 di Modern Medicine, nel quale

          scriveva:
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