Page 217 - Come vivere più a lungo
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principale era quella chirurgica.

              Nel 1962, Ellis  cominciò  a somministrare grandi dosi di vitamina  B   alle
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          donne in stato di gravidanza, per controllare l'edema e alcuni altri disturbi di

          cui tendevano a soffrire. Osservò che dosi elevate, da 50 a 1000 mg. al giorno
          (da venticinque a cinquecento volte le RGR), controllavano anche il formicolio
          alle  dita, i crampi, la debolezza nella  presa e la mancanza  di sensibilità  nelle

          mani.  Attorno al 1970 egli osservò che queste dosi massicce di vitamina  B                         6
          controllavano  bene la sindrome  del tunnel del carpo (Ellis,  1966; Ellis  e Pre-
          sley, 1973), tanto che l'intervento chirurgico solitamente non era più necessa-
          rio.

              Un aspetto interessante della ricerca di Ellis è la scoperta che l'anomalia del

          metabolismo  dell'aminoacido triptofano,  provocato dalle  pillole  anticoncezio-
          nali steroidee, si previene con dosi giornaliere di circa 50 mg. di vitamina B .
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              Molte vitamine  fungono da coenzimi  nei diversi sistemi enzimatici del cor-
          po umano. È risaputo, per esempio, che la vitamina B  agisce in questo modo
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          per più di cento enzimi diversi. Nel passato era stato detto che le quantità vita-

          miniche  raccomandate erano sufficienti per far funzionare i sistemi enzima tici
          quasi al massimo della loro efficienza; oggi però si sa che questa affermazione
          non corrisponde a verità.

              Karl Folkers è un illustre biochimico e chimico organico; attualmente è do-
          cente presso l'università  del Texas, ad Austin; in precedenza è stato per venti

          anni direttore della ricerca alla Merck and Company. Egli decise di studiare gli
          enzimi dei quali la vitamina B  è coenzima, scegliendo la transaminasi glutam-
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          mico-ossalacetica degli eritrociti (EGOT), facilmente  disponibile, che si trova
          nei globuli rossi del sangue. Nel 1975, insieme con i suoi collaboratori, aveva

          dimostrato che l'attività  enzimatica della EGOT in soggetti sottoposti a dieta
          comune era molto inferiore al valore massimo che si poteva raggiungere me-
          diante dosi elevate di vitamina B . Questa osservazione suffragò la conclusione
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          già  raggiunta  da Ellis,  ossia che molta  gente soffre  a causa della  carenza  di

          questa vitamina.

              Ellis e Folkers hanno poi collaborato a una ricerca a doppio cieco, nel corso
          della  quale  l'efficacia  della  vitamina  B   veniva  confrontata con quella  di un
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          placebo in pazienti  affetti da sindrome del tunnel del carpo. Il risultato, con
          elevata significatività statistica (P = 0,0078), è stato che i pazienti che avevano

          ricevuto la vitamina  B  migliorarono, quelli che avevano assunto un placebo no
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          (Ellis, Folkers e colleghi, 1982). Gli autori hanno concluso che il miglioramen-
          to clinico della sindrome ottenuto con la terapia a base di piridossina può spes-
          so evitare l'intervento chirurgico  alla  mano. Il meccanismo  di controllo della

          malattia  è dovuto all'azione svolta dalla vitamina  nel ridurre il  gonfiore della
          membrana sinoviale che riveste il tunnel.
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