Page 220 - Come vivere più a lungo
P. 220

abbastanza grandi da riflettere la luce. Le cataratte precoci sono provocate dal-

          l'esposizione  a sostanze tossiche nella  donna in gravidanza o nel bambino, da
          una nutrizione  scorretta e da alcune malattie  quali la rosolia e la galattosemia.
          Le cataratte senili  possono essere provocate dalla luce del sole, da radiazioni
          (raggi X, neutroni), da infezioni, dal diabete e da carenze alimentari.

              Molti  ricercatori,  a partire  dal  1935 con Monjukowa  e Fradkin,  hanno

          riferito che nell'umor acqueo degli occhi affetti da cataratta c'è pochissima vita-
          mina C e che i pazienti affetti da tale malattia presentano spesso un basso tasso
          di vitamina  C nel plasma sanguigno  (Lee, Lam e Lai, 1977; Varma, Kumar e
          Richards, 1979; Varma, Srivistava e Richards, 1982; Varma e colleghi,  1984).
          Monjukowa e Fradkin riferirono che la bassa concentrazione di vitamina  C nel

          cristallino precedeva la formazione della cataratta e ne dedussero che la caren-
          za di vitamina  C è la causa, e non la conseguenza, della formazione di catarat-
          te.

              Essi ipotizzarono che nella vecchiaia la permeabilità dell'occhio alla vitami-

          na C diminuisce e che essa avrebbe potuto essere compensata assumendo dosi
          elevate di tale vitamina. Varma e colleghi (1984) hanno  dedotto dalle  loro ri-
          cerche che le vitamine  E e C sono importanti per la prevenzione della cataratta
          senile. Secondo alcune relazioni,  l'assunzione regolare di dosi elevate di vita-

          mina B , da 200 a 600 mg. al giorno, rallenta lo sviluppo delle cataratte. Il regi-
                   2
          me descritto nel capitolo 5, se fedelmente seguito, può portare a un controllo
          significativo dello sviluppo delle cataratte senili.

              Un certo numero  di medici ha descritto esperienze  positive  di uso della
          vitamina C per tenere sotto controllo il glaucoma.

              Questa dolorosa malattia, che così spesso conduce alla cecità, ha come ca-

          ratteristica fondamentale l'aumento della  pressione endoculare, che provoca il
          rigonfiamento del bulbo oculare. La pressione normale è inferiore a quella  di
          20 mm. di mercurio (mm. Hg). Le pressioni di un glaucoma semplice variano
          da 22 a 30 mm Hg, quelle di un glaucoma più grave vanno da 30 a 45 mm. Hg,

          e quelle  di un glaucoma  gravissimo  raggiungono  i 70 mm.  Hg.  Talvolta  il
          glaucoma   ha   un'origine   ereditaria,   altre   volte   è   l'effetto   di   un'infezione
          all'occhio o di altre lesioni,  o di uno  stress emotivo. Spesso lo si può tenere
          sotto controllo mediante l'uso di farmaci.

              Cheraskin, Ringsdorf e Sisley (1983), nella  loro analisi del glaucoma, cita-

          no il fatto che Lane (1980) aveva studiato 60 soggetti di età compresa fra i ven-
          tisei e i settantaquattro anni e aveva riscontrato una pressione endoculare media
          di 22,33 mm Hg, quando la dose media di vitamina C era di 75 mg. al giorno, e
          una diminuzione fino a 15,15 mm Hg. quando la dose di vitamina  C veniva au-

          mentata  a 1200 mg.  al giorno. Anche altri  ricercatori hanno riferito risultati
          analoghi. Le osservazioni di Bietti (1967) e Virno e colleghi (1967) sono anco-
   215   216   217   218   219   220   221   222   223   224   225