Page 223 - Come vivere più a lungo
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Le affermazioni precedenti non sono confermate da dimostrazioni cliniche

          controllate su larga scala; per quanto mi risulta, non è stata effettuata una simi-
          le sperimentazione. Esse si basano però su alcuni casi singoli che, uniti alla no-
          stra esperienza sulle  proprietà della vitamina C, ne raccomandono l'impiego  a
          tale scopo. Citerò un unico caso, quello di Joshua M. Rabach, come è descritto
          nel suo libro sulla vitamina C (1972):


              «Nel 1966 un dentista mi fece conoscere la vitamina  C; non il mio solito
          dentista  ma uno che non conoscevo, che consultai in preda alla disperazione.
          Causa della mia disperazione erano 900 dollari, l'onorario che un periodonzista
          mi aveva richiesto per riportare le mie  gengive  in una  forma  'migliore'.., La
          prognosi del periodonzista era stata desolante. Era già un bel guaio dover paga-

          re 900 dollari; come se ciò non bastasse, non poteva neppure promettermi che
          il suo lavoro mi avrebbe evitato di perdere i denti prematuramente... Mi recai
          dal secondo dentista (adesso il mio dentista) una settimana più tardi. Dopo aver

          esaminato la  mia  bocca e avermi posto molte domande, fu d'accordo nel dire
          che le  mie gengive  si stavano ritirando e che il problema non doveva essere
          ignorato; non era, invece, d'accordo sulla  necessità, 'almeno per il momento',
          del lavoro sul periodonzio. Prescrisse il seguente ciclo di trattamento: dovevo

          farmi pulire i denti allora e, in seguito, ogni tre mesi; dovevo lavarmi i denti e
          massaggiarmi  le  gengive  secondo  le  sue  istruzioni;  mattina  e sera, dovevo
          prendere una delle compresse bianche che mi diede.

              «Passarono sei mesi prima  che venissi a sapere che le compresse bianche
          erano di vitamina  C (500 mg) e che, in alcuni tipi di malattie gengivali,  il mio

          dentista impiega una terapia a base di vitamina  C, prima di qualsiasi altro tipo
          di trattamento più radicale... Questo avvenne  sei anni fa. Io ho ancora tutti i
          miei denti e le mie gengive sono sane».

              Per Rabach, 1000 mg. di vitamina C al giorno furono sufficienti a prevenire
          la periodonziopatia, ma per altri ne possono servire molti di più.

              Non c'è dubbio, come è stato sottolineato da Cheraskin e Ringsdorf nel loro

          libro Predictive Medicine (Medicina  Preventiva), del 1973, che la salute gene-
          rale dipende in qualche modo dalla salute della bocca e che la salute della boc-
          ca è un indicatore della salute generale. Se si hanno problemi con le gengive o
          con i denti, occorre aumentare il normale supplemento giornaliero di vitamina

          C e di altre vitamine  e vedere se non si può risolvere il problema  in questo
          semplice modo. Occorre, inoltre, tenersi in contatto con il dentista e assicurarsi
          che conosca l'importanza di un corretta nutrizione.
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