Page 208 - Come vivere più a lungo
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nervosismo. Esse esercitano la loro funzione antistaminica competendo con
l'istamina per occupare i siti specifici delle molecole proteiche in cui
quest'ultima esercita la sua azione.
Le numerose relazioni che, a cominciare da una cinquantina di anni fa, par-
lano dell'efficacia della vitamina C come coadiuvante di altri trattamenti nel
controllo delle reazioni di ipersensibilità hanno spinto i ricercatori a studiare
l'interazione fra vitamina C e istamina. Nel 1975, Chatterjee e i suoi collabora-
tori hanno mostrato che, sottoponendo delle cavie a una dieta priva di vitamina
C, il livello dell'istamina nel sangue cominciava a salire il terzo giorno e rag-
giungeva un valore molto alto il quattordicesimo giorno; a questo punto le ca-
vie cominciavano a presentare i segni dello scorbuto. Gli autori ipotizzavano
che una delle funzioni della vitamina C fosse quella di regolare la quantità di
istamina presente nell'organismo, convertendola in un'altra sostanza, l'acido
idantoin-5-acetico, che in seguito si scompone in normali prodotti metabolici
(Subramanian, 1978). Nella conversione è implicata una reazione di idrossila-
zione per la quale è necessaria la presenza della vitamina C. Evidentemente lo
scorbuto è causato dalla distruzione, durante questo processo, della vitamina C
presente nell'organismo.
Il dottor C. Alan B. Clemetson ha svolto un'importante ricerca sulla relazio-
ne tra vitamina C e istamina nel sangue di 400 soggetti di ambo i sessi a New
York.
In essi la concentrazione di vitamina C nel sangue andava da un valore peri-
colosamente basso compreso tra 0,00 e 0,19 mg. per decilitro (14 soggetti) a un
valore alto di 2,5 mg. (2 soggetti), con una media di 0,8 mg, che corrisponde
all'assunzione di circa 100 mg. della vitamina al giorno. La concentrazione del-
l'istamina variava in un intervallo più che triplo, dipendendo in modo sorpren-
dente dal livello della vitamina C, come mostra il grafico sottostante.