Page 207 - Come vivere più a lungo
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                                                      Le allergie




              Molta gente  soffre  di asma, febbre da fieno, rinite  allergica,  o manifesta

          reazioni abnormi a certe sostanze, come la polvere, il polline o altri fattori am-
          bientali, alcuni  cibi o medicine. Già da tempo vari ricercatori (Korbsch, 1938;
          Holmes e Alexander, 1942; Holmes, 1943; Leake, 1955; altri riferimenti si tro-
          vano in Stone, 1972) hanno messo in luce il fatto che queste persone possono

          trarre un certo giovamento dalla vitamina  C e da altri nutritivi.  Il potere di raf-
          forzare il sistema immunitario che è stato accertato per la vitamina C fa pensare
          che essa possa risultare efficace nel controllo  delle reazioni di ipersensibilità,
          che sono essenzialmente reazioni immunitarie. Lo affermano molte ricerche re-

          centi che mostrano l'efficacia della vitamina  C in dosi giornaliere di 500 mg. o
          anche più. Una ricerca approfondita sugli effetti di dosi superiori deve ancora
          essere effettuata.

              Un importante agente molecolare implicato sul fenomeno dell'ipersensibilit-
          à è l'istamina: si tratta di una molecola piccola, formata da soli diciassette ato-

          mi, la cui formula è C H N  ; essa è molto simile  all'istidina, uno degli aminoa-
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          cidi essenziali. L'istamina  è immagazzinata sotto forma di granuli  nelle cellule
          di molti tessuti, soprattutto della pelle, dei polmoni e dello stomaco, e viene ri-
          lasciata quando un antigene (per esempio i gruppi molecolari antigeni dei grani

          di polline  che provocano la febbre da fieno) si combina con il suo anticorpo
          specifico. Tale rilascio può essere innescato anche da certe sostanze farmaceu-
          tiche e dalla rottura dei tessuti.

              Una volta rilasciata, l'istamina si combina con certe proteine specifiche,  e
          avvia la reazione allergica: i capillari della  pelle si dilatano, le loro pareti di-

          ventano  permeabili  ai fluidi,  producendo un «pomfo» (una protuberanza che
          brucia o prude, simile  a quella provocata dalla puntura di una zanzara) e arros-
          samento; le arteriole si dilatano, il che fa affluire alla regione colpita una quan-

          tità di sangue superiore alla norma. La dilatazione dei vasi sanguigni  nel cer-
          vello  può provocare cefalea. La contrazione  dei muscoli lisci in risposta all’i-
          stamina può provocare restrizione dei bronchi e difficoltà respiratorie. Anche il
          cuore può risentirne, accelerando le sue contrazioni e battendo più in fretta. Il

          prurito è provocato dall'effetto dell'istamina sulle terminazioni nervose.

              Si conoscono molte  sostanze farmaceutiche,  chiamate antistaminiche,  che
          contrastano l'effetto dell'istamina liberata in una reazione di ipersensibilità. Tali
          sostanze hanno una grande efficacia ma, come tanti altri medicinali,  vanno usa-
          te con cautela perché possono provocare effetti collaterali indesiderabili,  come

          sonnolenza, capogiri, cefalea, nausea, perdita di appetito, secchezza delle fauci,
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