Page 202 - Come vivere più a lungo
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quest'ultimo  doveva esercitare una supervisione  in loco, compilando mensil-

          mente una relazione sulle condizioni del bambino sottoposto a trattamento vita-
          minico. Molti genitori incontrarono una tale resistenza  alla  collaborazione  da
          parte del medico che si chiese loro di abbandonare l'impresa; ciò ridusse il nu-
          mero dei bambini nella relazione della ricerca dai 300 di partenza a soli 190.

              Per cinque settimane si somministrarono le compresse ai bambini con gra-

          dualità: in seguito se ne diedero loro dieci al giorno, per dodici settimane. Se-
          guiva un periodo di due settimane  senza trattamento, e poi altre due settimane
          di dieci compresse al giorno.  L'assunzione  quotidiana  di nutritivi  fornita  da
          dieci compresse era di 1000 mg. di vitamina  C, 1000 mg. di niacinamide, 150
          mg. di piridossina, 5 mg. di tiamina, 5 mg. di riboflavina, 50 mg. di acido pan-

          totenico, 0,1 mg.  di acido folico, 0,01 mg. di vitamina  B , 30 mg. di acido
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          para-aminobenzoico, 0,015 mg. di biotina, 60 mg. di colina, 60 mg. di inositolo
          e 10 mg. di ferro. Il costo delle vitamine era di circa 10 dollari al mese.

              Genitori e medici fecero delle  relazioni  regolari, che furono analizzate  per

          valutare il miglioramento nel periodo di assunzione delle vitamine, e il peggio-
          ramento nell'intervallo senza trattamento.

              La conclusione a cui tale indagine giunse fu che 86 dei 190 bambini (il 45
          per cento) presentarono un progresso o notevole o molto buono, o solo signifi-
          cativo; 78 (il 41 per cento) presentarono un progresso un po' inferiore; 20 (l'11

          per   cento)   non   presentarono   alcun   cambiamento   e   6   (il   3   per   cento)
          presentarono un peggioramento. Pertanto circa i tre quarti dei bambini trassero
          beneficio dai supplementi nutrizionali, e solo il 3 per cento peggiorò.

              Vi furono indizi  che la vitamina  B  fosse particolarmente importante, così
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          che venne effettuata al proposito una ricerca a doppio cieco su quindici bambi-

          ni (Rimland  e colleghi,  1977). Durante tale ricerca i bambini continuarono  a
          prendere gli  stessi ingredienti  (vitamine,  minerali  e sostanze  farmaceutiche)
          che prendevano prima della ricerca; ogni bambino, inoltre, riceveva per un pri-
          mo periodo o la vitamina  B  (da 75 a 800 mg. al giorno, con dosi diverse nei
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          vari bambini)  o un placebo; e poi, in un secondo periodo, l'inverso, cioè o un
          placebo o la vitamina B . Per dieci bambini la valutazione fu che essi avevano
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          tratto giovamento dall'assunzione  della  vitamina  B  (punteggio  medio + 24);
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          uno non mostrò alcun cambiamento, mentre 4 peggiorarono (punteggio  medio

          -16). I ricercatori conclusero che la vitamina B  sembra essere un agente sicuro,
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          con un'efficacia potenziale nel trattamento dei bambini autistici. La mia opinio-
          ne, basata su queste ricerche di Rimland e collaboratori, è che il trattamento or-

          tomolecolare con vitamine e minerali dovrebbe essere sperimentato su qualsiasi
          bambino  autistico,  in  quanto  esso ha  la  possibilità  di indurre  cambiamenti
          significativi   senza   rischi   di   effetti   collaterali   dannosi,   i   quali   fungono
          solitamente da deterrente per la prova di farmaci.
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