Page 197 - Come vivere più a lungo
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per parecchi anni, il ritardo non si manifesta.
La sindrome di Down (trisomia 21 o mongolismo) è dovuta a un'anomalia
genetica: le cellule della persona contengono tre, anziché due, cromosomi 21
(uno fra i più piccoli cromosomi). Le persone che hanno questa anomalia ten-
dono, di conseguenza, a produrre il 50 per cento in più di molti enzimi, che
sono programmati dalle centinaia di geni presenti nel cromosoma 21. Queste
persone presentano quindi parecchie anomalie. Sono piccole di statura; hanno
una testa di forma insolita, anormalmente grande; anche la forma delle mani e
dei piedi presenta delle anomalie; la lingua è grossa e sporgente. Gli occhi obli-
qui, con l'angolo interno coperto da una piega della pelle (epicanto), hanno fat-
to sì che in origine a questa condizione venisse dato il nome di mongolismo.
Circa un terzo di loro soffre di patologie cardiache congenite; l'incidenza della
leucemia è superiore alla norma; tutti questi problemi portano spesso a una
morte precoce. Quelli che sopravvivono presentano in età adulta un invecchia-
mento accelerato e solitamente muoiono tra i quaranta e i sessant'anni.
Sono gravi ritardati mentali, con un QI generalmente inferiore a 50. L'inci-
denza delle nascite di questi bambini da madri giovani è circa di uno su duemi-
la parti, ma essa sale a circa uno su ventidue parti se la madre ha più di quaran-
t'anni.
Un importante problema medico e scientifico è quello di trovare un tratta-
mento per queste anomalie genetiche a partire dall'infanzia, in modo da preve-
nire gran parte sia del ritardo mentale sia delle anomalie fisiche, come la bassa
statura e l'aspetto fuori dal normale. Io ritengo che oggi possiamo considerare
questo obiettivo in parte raggiungibile, attraverso misure nutrizionali e ortomo-
lecolari. Anche una parziale diminuzione della gravità del ritardo mentale può
essere molto importante. Un aumento del QI da 50 a 70 (normale basso) può
far passare da una vita di dipendenza dagli altri all'autosufficienza.
La dottoressa Ruth F. Harrell, della Old Dominion University, di Norfolk,
in Virginia, insieme con i suoi collaboratori Ruth Capp, Donald Davis, Julius
Peerless e Leonard Ravitz, ha eseguito una ricerca a doppio cieco sull'effetto
della somministrazione di una miscela di diciannove vitamine e minerali a 16
bambini mentalmente ritardati tra i cinque e i quindici anni (6 maschi e 10 fem-
mine) (Harrell e colleghi, 1981). I loro valori iniziali di QI, ottenuti dalla media
di misurazioni effettuate da tre o più psicologi, variavano da 17 a 70, con un
valore medio di 47,7. I soggetti furono divisi a caso in due gruppi. Durante i
primi quattro mesi della ricerca a doppio cieco, i 6 soggetti del primo gruppo
ricevettero sei compresse al giorno di un complesso vitaminico-minerale, e i 10
soggetti del secondo gruppo ricevettero sei compresse al giorno di placebo;
poi, per altri quattro mesi tutti i soggetti ricevettero le compresse del comples-
so. A ispirare la Harrell è stato il professor Roger J. Williams, dell'università