Page 206 - Come vivere più a lungo
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Il rapporto del 1979 su nutrizione e salute del Council on Scientific Affairs
dell'Associazione Medica Americana ignora invece la questione dell'efficacia
dell'integrazione vitaminica, salvo che per dichiarare che la gente viene fuor-
viata da dichiarazioni stravaganti.
Molta informazione sul rapporto tra nutrizione e malattia mentale si trova
nei trentun articoli di trentasette autori del libro del 1973 Orthomolecular Psy-
chiatry: Treatment of Schizophrenia (Psichiatria ortomolecolare: trattamento
della schizofrenia). Un capitolo descrive i risultati della somministrazione per
via orale di una miscela di tre vitamine (C, B e B a pazienti schizofrenici acu-
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ti e a soggetti di controllo, nei quali si misurarono poi le quantità eliminate nel-
l'urina. Si ritiene che un valore basso dell'eliminazione di una vitamina indichi
un bisogno particolare di tale sostanza. In quasi tutti i pazienti schizofrenici (94
per cento) il tasso di eliminazione di una o più delle vitamine somministrate era
basso, pari soltanto al 62 per cento di quella dei soggetti di controllo. Gli autori
ne hanno dedotto che la carenza di una di queste tre vitamine potrebbe aumen-
tare la probabilità di un attacco di schizofrenia. Altri autori misero in rilievo il
fatto che esistono vari tipi di schizofrenia, e che può darsi che pazienti diversi
traggono vantaggio da differenti modificazioni nutrizionali, assumendo quanti-
tà ottimali di niacina, acido ascorbico, tiamina, piridossina, o altre vitamine,
minerali e sostanze nutritive.
Nel 1970 camminavo per Main Street nella cittadina di Cambria, sulla costa
californiana, quando un'automobile mi passò accanto e si fermò; ne scese la
donna che era alla guida, la quale corse verso di me esclamando: «Dottor Pau-
ling, io le devo la vita! Due anni fa meditavo il suicidio. Da sei anni soffrivo
atrocemente a causa di una schizofrenia. Poi ho sentito parlare delle vitamine
da qualcuno che aveva letto il suo articolo sulla psichiatria ortomolecolare. Le
vitamine mi hanno salvato la vita!»
Oggi sono molti gli psichiatri ortomolecolari. Parecchi articoli interessanti
sono stati pubblicati su The Journal of Orthomolecular Psychiatry. Io credo
fermamente che un miglioramento in campo nutrizionale dovrebbe far parte del
trattamento di tutti coloro che soffrono di problemi mentali, e sono felice che
siano stati fatti dei passi avanti in questa direzione.