Page 205 - Come vivere più a lungo
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maggio cominciarono a somministrargli 5 g. di niacina e 5 g. di vitamina C
quotidianamente. Il giorno dopo il ragazzo stava meglio, dieci giorni dopo era
quasi normale, in luglio tornò a casa e dieci anni dopo stava ancora bene.
Allora Osmond e Hoffer organizzarono il loro esperimento a doppio cieco
con trenta pazienti schizofrenici, alcuni dei quali, scelti a caso, ricevettero un
placebo, mentre altri ricevevano acido nicotinico e altri ancora nicotinamide,
nella dose di 3 g. al giorno per trentatré giorni. Nei due anni successivi, il grup-
po del placebo stette bene durante solo il 48 per cento del tempo, mentre gli al-
tri due gruppi stettero bene per il 92 per cento del tempo (Osmond e Hoffer,
1962). Dopo il 1952 continuarono a somministrare della niacina ad alcuni dei
pazienti ospedalizzati, un certo numero dei quali continuò a prenderla anche
dopo essere stato dimesso. Le condizioni dei pazienti trattati con niacina furo-
no uniformemente migliori di quelle degli altri pazienti; per esempio, quelli di
loro che stavano bene dopo cinque anni erano il 67 per cento, circa il doppio
degli altri, il 35 per cento.
Ho parlato con molti psichiatri ortomolecolari: la quantità media di niacina
somministrata è di circa 8 g. al giorno, associata a un'uguale quantità di vitami-
na C e solitamente anche a buone quantità di altri nutritivi. Essi sembrano
quindi concordare con la stima di Osmond che circa il 20 per cento dei pazienti
ospedalizzati per la prima volta per schizofrenia acuta ai quali venga sommini-
strato un trattamento ortomolecolare ha un altro attacco che richiede l'ospeda-
lizzazione, mentre con il solo trattamento convenzionale tale percentuale rag-
giunge il 60 per cento. Sembra fuor di dubbio che l'integrazione con questa vi-
tamina, come coadiuvante del trattamento convenzionale appropriato, abbia
una grande efficacia.
Il trattamento ortomolecolare della schizofrenia non è stato ancora unani-
memente accettato e soltanto qualche raro ospedale ricorre al suo uso. Nel
1973 un comitato della Associazione Psichiatrica Americana ha pubblicato un
rapporto, Megavitamin and Orthomolecular Therapy in Psychiatry (Terapia
megavitaminica e ortomolecolare in psichiatria), in cui veniva sostenuto con
varie argomentazioni che la terapia ortomolecolare e vitaminica non è efficace
nel trattamento della schizofrenia e di altre malattie mentali. Io misi in rilievo il
fatto che questo rapporto conteneva molte affermazioni non corrette e molti er-
rori logici (Pauling, 1974). Questo pregiudizio contro le vitamine e questa
mancanza di rispetto per i fatti non compaiono nel rapporto del 1976 sulla tera-
pia megavitaminica del Joint University Megavitamin Therapy Review Com-
mittee presso il Ministero dei Servizi Sociali e della Salute Sociale della Pro-
vincia di Alberta, in Canada. Il rapporto presentava un resoconto equilibrato
dei dati e varie raccomandazioni affinchè si proseguisse nella ricerca (McCoy,
Youge e Karr, 1976).