Page 153 - Come vivere più a lungo
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Dovrebbe quindi essere possibile variare lo stato di equilibrio nel sangue
variando ciascuno di questi quattro fattori. Una ricerca importante e interessan-
te, attuata mediante l'uso di un farmaco, la colestiramina, è stata effettuata dal
National Heart Institute (Istituto Nazionale per le malattie cardiache) nel 1984.
La colestiramina è una macromolecola artificiale (una resina) insolubile in ac-
qua; quando la si prende per bocca, viene trattenuta nelle feci e poi eliminata.
Essa ha la proprietà di combinarsi con gli acidi biliari e prevenirne così il rias-
sorbimento nel sangue e la riconversione in colesterolo. In tal modo, la sua in-
gestione produce un certo grado di diminuzione del tasso di colesterolo nel
sangue.
La ricerca durò dieci anni e costò 150 milioni di dollari. Sono del parere
che sia valsa la pena di affrontare una simile spesa da parte del National Heart
Institute, perché dalla ricerca emerse un risultato ben preciso, che permetteva
di stabilire quale vantaggio possiamo aspettarci bloccando il riassorbimento
degli acidi biliari da parte del tratto inferiore dell'intestino.
Ciascuno dei 1900 pazienti sorteggiati fra i 3800 maschi coinvolti nella ri-
cerca, doveva prendere un cucchiaio (4 g) di granuli di colestiramina sei volte
al giorno. I 1900 soggetti di controllo della ricerca a doppio cieco dovevano
prendere la stessa quantità, 24 g. al giorno, di un'altra resina che non si combi-
na con gli acidi biliari. In ciascun gruppo seguirono queste indicazioni circa i
due terzi dei soggetti, per una media di 16 g. di resina al giorno. Non mi stupi-
sce il basso grado di adesione dei soggetti: è una seccatura dover prendere un
cucchiaio di granuli sei volte al giorno, specie quando si manifestano occasio-
nalmente effetti collaterali, come stitichezza, diarrea e nausea.
Questa ricerca ha comunque dimostrato che nei soggetti che prendevano la
colestiramina si era verificata una diminuzione media del colesterolo totale del
sangue dell'8,5 per cento rispetto ai soggetti di controllo: anche la percentuale
dei decessi dovuti a disturbi cardiaci fu inferiore del 25 per cento.
L'indagine sugli effetti della colestiramina fornisce quello che appare come
un valore attendibile dell'effetto della riduzione del colesterolo nel sangue.
Dalla ricerca risultò inoltre che la diminuzione percentuale del tasso di mortali-
tà per le malattie cardiache fu tripla rispetto alla diminuzione percentuale del li-
vello di colesterolo.
Nel dicembre 1984, un gruppo di esperti convocati dal National Institute of
Health stese un rapporto che includeva la raccomandazione che gli adulti dai
trent'anni in su con livelli di colesterolo di 240 mg. per decilitro di sangue o
più, gli adulti sotto i trent'anni, con livelli superiori ai 220 mg. per decilitro e i
bambini con livelli superiori ai 185 mg. per decilitro, adottassero qualche misu-
ra volta a ridurre tali livelli, come cambiare la dieta o assumere farmaci che ab-
bassino il livello del colesterolo. Ma i farmaci possono avere degli effetti colla-