Page 151 - Come vivere più a lungo
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                                                        Il cuore




              Le  patologie  cardiache  (febbri reumatiche  e disturbi  reumatici cardiaci,

          ipertensione, ischemia, infarto acuto del miocardio e altre forme ancora) costi-
          tuiscono la principale causa di morte nei paesi industrializzati;  inoltre esistono
          le patologie connesse (ictus, arteriosclerosi e altre patologie delle arterie).

              Sono convinto che il tasso di mortalità relativo a queste patologie a ogni età
          potrebbe essere diminuito in misura notevole, probabilmente ridotto della metà,

          attraverso un uso appropriato della vitamina C e di altri nutritivi.
              Non vi è alcun dubbio che i disturbi cardiaci siano connessi alla dieta. Nelle

          sedute del Congresso del 1976 sulla relazione esistente tra dieta e patologia, la
          più alta autorità sanitaria americana, il dottor Theodore Cooper (Department of
          Health,  Education and Welfare) ha  affermato: «Anche  se gli  scienziati  non

          sono ancora concordi sui rapporti causali specifici, sono sempre più numerosi i
          dati che suggeriscono, suscitando il consenso generale, che il tipo e la quantità
          di cibi e bevande che consumiamo e lo stile di vita nella nostra società così dif-
          fusamente sedentaria, possono essere fattori di importanza primaria, nel deter-

          minare l'insorgenza, insieme con il cancro, dei disturbi cardiovascolari e di al-
          tre malattie croniche».

              Circa trent'anni or sono fu accertata l'esistenza di una correlazione tra l'inci-
          denza dei disturbi cardiaci e la quantità  di colesterolo presente nel sangue. Il
          colesterolo è un lipide, solubile nei grassi e negli oli, la cui formula  chimica è

          C H 0. Esso viene prodotto da tutte le cellule  animali,  soprattutto da quelle
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          del fegato, ma non si trova nelle piante.
              Gli esseri umani ne sintetizzano da 3000 a 4000 mg. al giorno, e ne ricevo-
          no circa la stessa quantità da ciò che mangiano,  soprattutto dalle uova e dai
          grassi animali. Le persone che hanno un'alta percentuale di colesterolo nel san-

          gue hanno una maggior incidenza di disturbi cardiovascolari.
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