Page 147 - Come vivere più a lungo
P. 147

16

                                             L'attività muscolare




              La funzione  dei muscoli nel corpo umano è quella di compiere un'attività,

          permessa  dall'energia  proveniente  dall'ossidazione  delle  sostanze  alimentari,
          specialmente carboidrati e grassi. Lavorando, un muscolo si contrae, diminuen-
          do la sua lunghezza  e accrescendo il suo spessore, in modo tale da mantenere
          costante il suo volume. Una buona salute richiede una buona attività muscolar-

          e. Il lettore di questo libro non dovrebbe sorprendersi nell'apprendere che la vi-
          tamina C è coinvolta nella funzione di mantenere integro e funzionante il tessu-
          to muscolare.

              Il tessuto muscolare contiene dal 20 al 30 per cento di proteine; responsabi-
          le della sua contrazione è l'actomiosina, composta da due proteine fibrose, l'ac-

          tina e la miosina. Il meccanismo molecolare della contrazione muscolare è oggi
          noto grazie al lavoro compiuto dal biologo inglese H. E. Huxley. Un muscolo è
          costituito da molecole  di miosina  che si aggregano in filamenti  e le cui teste
          terminali  sporgenti sono rivolte nelle  due direzioni opposte del filamento. Le

          molecole di actina sono attaccate a una piastra, da cui esse si estendono su en-
          trambi i lati.

              In un muscolo esteso, le estremità dei filamenti di actina vanno a raggiun -
          gere i punti terminali  dei filamenti di miosina. La parte terminale di una mole-
          cola di miosina è attratta verso le regioni complementari presenti sulla superfi-

          cie delle molecole di actina a opera di forze interatomiche specifiche; risulterà
          che, durante la contrazione del muscolo, i filamenti di miosina si insinueranno
          lungo i canali esistenti fra i filamenti di actina, mentre le successive molecole
          di miosina si sposteranno da una molecola di actina a quella successiva.


              In questa contrazione il muscolo lavora. Bisogna fornire energia per spezza-
          re i legami fra le teste delle  molecole di miosina  e le regioni complementari
          delle molecole di actina: questa energia è fornita dall'ossidazione dei cibi, spe-
          cialmente  dei grassi.  L'ossidazione  ha luogo  nei mitocondri, piccole strutture
          all'interno delle cellule  muscolari che partecipano al loro metabolismo. L'ener-

          gia prodotta dall'ossidazione serve a produrre ATP, molecole ad alta energia di
          adenosintrifosfato, a partire dall'adenosindifosfato (ADP) e da uno ione fosfa-
          to. Le molecole di ATP si diffondono quindi nel muscolo contratto e usano la

          loro energia per mutare la struttura delle  regioni complementari dell'actina  e
          della  miosina, in modo tale che esse non si attraggano più l'una  verso l'altra,
          permettendo al muscolo  di rilassarsi. Queste regioni  tornano quindi alla  loro
          posizione originaria e il muscolo è pronto a contrarsi di nuovo, se comandato

          da un impulso nervoso.
   142   143   144   145   146   147   148   149   150   151   152